Una laurea non basta: come la Liuc aiuta a trovare lavoro

Nato 22 anni fa, il Career Service offre opportunità e servizi per aumentare le proprie competenze, investendo sulle qualità ricercate dalle aziende

federico visconti

Per entrare nel mondo del lavoro una laurea non basta. Ne sono convinti all’Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza dove, lungo il percorso accademico, si offrono agli studenti occasioni per sperimentare e sviluppare quelle abilità (soft skill) che oggi il mondo delle imprese richiede: « Il problema principale è il senso del tempo – spiega il Rettore Federico Visconti – In quest’era digitale sembra tutto accelerato e immediato. Invece, occorre costruirsi una formazione gradualmente, ampliando opportunità, sapendo individuare per tempo competenze accessorie, necessarie a sostenere le proprie aspirazioni».

L’ateneo di Castellanza da ben 22 anni ha investito risorse ed energie in un servizio di appoggio ai neo laureati. Uno strumento che strategicamente individua offerte per sommare conoscenze accademiche a competenze di diversa natura. Così viene letta la partecipazione all’ “Innovation Olympics” nate negli Stati Uniti e che contrappongono team di studenti su un progetto innovativo ( e reale) di un’impresa committente.

« La Liuc è stata la prima, tra i paesi dell’Europa continentale, ad aver aderito a questa competizione – spiega il responsabile del Career Service LIUC  Luigi Rondanini – I vincitori ottengono la certificazione del Global Innovation Management Insitute».

Senza andare oltre oceano, gli studenti della Liuc vengono preparati, durante il percorso universitario, al momento dell’ingresso nel mondo del lavoro. Attraverso il “Career Opportunity Day”, una giornata in cui studenti e aziende si incontrano per brevi colloqui tarandosi così a vicenda, o con la “Mock interview” che è una simulazione di colloqui realizzata con reali recruiter internazionali o, ancora con i “colloquio one to one” che vedono il coinvolgimento dello psicologo di ateneo chiamato a individuare la miglior strategie in base ad attitudini e competenze dello studente: « In questo modo i laureati si allenano ad affrontare situazioni di possibile ansia – spiega il dottor Rondinini – e hanno una miglior consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza». Ci sono inoltre gli stage in azienda attuati grazie ad una rete di collaborazioni di 6500 imprese a cui vengono anche inviati i curricula dei neo laureati.

Tale investimento, affinato nel corso di due decenni, ha sicuramente contribuito a ottenere ottimi risultati in termini di occupabili dei neo diplomati Liuc. Stando ai dati risalenti allo scorso anno, il tasso di occupazione dei laureati a tre anni dalla laurea è del 95%, un risultato che pone l’ateneo al vertice della statistica. Decisamente positivo anche l’andamento relativamente alla retribuzione media che si aggira attorno ai 1600 euro netti mensili.

I servizi della Liuc, però, vanno oltre e proseguono anche dopo la prima occupazione con lo sportello consulenza del lavoro che offre assistenza gratuita di consulenza in diritto del lavoro o con l’orientamento per i laureati senior  per laureati che da almeno due anni cerchino occupazione. La Liuc, infatti, assicura un “personal career advisor” a ciascun laureato che lo segue nel suo percorso professionale.

Un patto di collaborazione che si stipula al primo anno di immatricolazione e che prosegue nella vita.

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Pubblicato il 20 Luglio 2017
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