Varese, una città scomoda da vivere?

I nuovi divieti di fumare e fare movida, i parcheggi, le multe e il futuro che ci aspetta

Levrieri sfilano in centro a Varese

C’è un problema di cultura politica e uno di buon senso dietro il nuovo divieto di fumare nei parchi. Divieto totale e assoluto. Sanzionabile. Partiamo da un dato di realtà. L’utilizzo dei vigili urbani o delle Guardie ecologiche volontarie per controllare chi fuma nei parchi e far rispettare il divieto introdotto dal consiglio comunale nel nuovo regolamento di polizia urbana sarà un grande dispendio di forze sul campo, forze distolte ad altri problemi come: le discariche abusive, lo spaccio di droga, la presenza di sbandati che creano pericoli. I timori in un parco possono essere legati alla presenza di oggetti appuntiti, le prepotenze di qualcuno, la droga. Ma un pensionato che fuma è un pericolo?

Inseguire anche chi si accende una sigaretta è logico?

Ma anche l’impostazione culturale che sta dietro al provvedimento ci dice delle cose. Avevamo terminato la stagione del potere leghista con la chiusura dell’unica sala per il cinema di qualità della città, Filmstudio 90, a causa di una serie di formalità amministrative che però non tenevano conto delle aspirazioni al bello e alla cultura dei varesini. Sembrava finita la stagione dei divieti ispirata alla città meno curiosa e più intollerante.

Oggi il nuovo regolamento dice che è vietato fumare e che dalla domenica al giovedì alle 23 si deve smettere di fare la movida all’esterno e nelle strade. Nuove norme stringenti vogliono introdurre altri piccoli divieti, viene persino vietato arrampicarsi su un albero.

Durante il dibattito in consiglio si è sentita questa frase. Bisogna educare i cittadini.  Il risultato però rischia di essere quello di norme inapplicabili che creano un senso di impunità anche peggiore. O di prese di posizione mediatiche su legge e ordine che copiano altre stagioni politiche, ma che finiscono come l’ordinanza antibivacco di Piazza Repubblica. Nel nulla.

Ma c’è un terzo problema politico, enorme, che sta dietro l’angolo. Attenzione, perchè tra nuovi parcheggi, divieti, chiusure di strade e aperture di centri commerciali in periferia Varese rischia di diventare una città scomoda da vivere. Sarebbe il declino e sposterebbe l’asse dei consumi e della vita sociale  tutto fuori città. Il rilancio della città, del turismo e della cultura varesina oggi sono argomenti di dibattito controverso. Gli obiettivi delineati un anno fa sono complessi. C’è tanto a fare.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 19 Luglio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.