Vietate le lattine, ma picnic e feste sono salvi

I nuovi divieti e il turismo: gli effetti di una norma che è nata da un lavoro bipartisan

Festa del pesce a Calcinate del Pesce

Si fa interessante il discorso sul nuovo regolamento di polizia urbana, un lavoro nel suo complesso lodato anche dalle opposizioni per l’operazione di razionalizzazione degli articoli, ridotti a 26, da parte della commissione guidata dal consigliere Pd Giovanni Miedico.

(foto, una festa popolare a Varese)

Tuttavia spiccano alcuni divieti che hanno suscitato scalpore, perché non sarà facile farli rispettare, come quello che proibisce il fumo nei parchi pubblici. Ma c’è un altro divieto che potrebbe far discutere, ed è quello di utilizzare bottiglie e lattine nel territorio comunale. Non si tratta tuttavia di un divieto assoluto, ma che trova ampie deroghe nelle aree di bar e ristoranti e nelle pertinenze di questi, ma anche nell’ambito di manifestazioni ed eventi di socialità.

Rimane tuttavia il fatto che non si potranno bere lattine per strada o in piazza o in luoghi aperti. L’idea di vietare le bottiglie di vetro – una norma che insegue anche l’allarme suscitato dai fatti di Torino – è stata dell’ex assessore leghista Carlo Piatti che già nella scorsa amministrazione aveva recepito i consigli della polizia locale sulla pericolosità delle bottiglie spaccate e lasciate nella notte dai ragazzi della movida. Quando l’articolo è stato scritto, la giunta e l’assessore competente Daniele Zanzi vi hanno aggiunto anche le lattine. Una volta girata la competenza al consiglio comunale un ammorbidimento delle norme é stato avanzato da due emendamenti presentati durante il consiglio comunale. Mauro Gregori del gruppo Misto ha proposto di non inserire le lattine tra gli oggetti vietati, circoscrivendo la proibizione solo alle bottiglie di vetro. “L’ Olanda proibisce il consumo di bevande in vetro ma non in lattina – ha osservato Gregori – e comuni italiani quali Pavia, Foggia, Nuoro e tanti altri vietano il consumo delle sole bevande in vetro”.

L’idea di tornare alla proposta originaria di Piatti è stata giudicata di buon senso dall’opposizione, che l’ha votata, ma la maggioranza (anche se non tutta) ha votato contro, facendola decadere, mantenendo quindi la formulazione voluta dal vicesindaco Zanzi. Curiosa anche la distribuzione del voto. Contro il divieto imposto alle lattine ha votato anche la Lega Civica (Stefano Malerba ha firmato l’emendamento con Gregori) e due gruppi di maggioranza: la Lista Galimberti e Progetto Concittadino. Mentre il Pd e Varese 2.0 hanno sostenuto la scelta della giunta.

E’ stato invece approvato all’unanimità un emendamento presentato dal consigliere di opposizione della Lista Orrigoni Valerio Vigoni. La sua richiesta è stata quella di inserire, nel testo, una deroga per le aree attrezzate al pic nic. In questo modo e grazie a questa accortezza i parchi nei quali è possibile mangiare un panino sono stati preservati da un divieto che, altrimenti, sarebbe stato eccessivo. Rimane però il fatto che l’articolo 2 comma i del regolamento di polizia urbana non sarà facile da far rispettare, soprattutto in un’ottica turistica.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 20 Luglio 2017
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