Aggredito commerciante di viale Milano. “Pugni e schiaffi per nulla””
Malmenato il titolare del negozio di animali che fa angolo con via Ivrea. Non è una rapina, ma una "punizione" per aver chiesto attenzione nei comportamenti
Malmenato a pugni e schiaffi per aver chiesto più educazione e attenzione alle auto parcheggiate. È la brutta disavventura del proprietario del negozio (e pensione per animali) “Emporio di Noè” di Gallarate, all’incrocio tra viale Milano e via Ivrea.
È successo nel pomeriggio di venerdì 18 agosto. Non una rapina, ma una aggressione «per un fatto futile», come racconta lo stesso negoziante: «È arrivato un furgone, il proprietario l’ha parcheggiato. Il ragazzo che poi mi ha aggredito ha estratto una bici dal furgone e l’ha messa sul cofano della mia auto che era parcheggiata subito dietro». Il commerciante a questo punto si è fatto avanti chiedendo «semplicemente più attenzione alla mia auto: anche se non è certo nuova, è quella che uso».
In un attimo si è rapidamente passati all’aggresione: il commerciante ha appena fatto in tempo a rientrare nel negozio, prima di essere raggiunto dal giovane. «Mi ha dato sberle, mi ha colpito a schiaffi e pugni. Mi ha spaccato gli occhiali e provocato una lesione alla cornea, ho appuntamento con l’oculista oggi». Anche il giorno dopo – costretto a ritornare al lavoro, perchè la pensione per cani è molto frequentata in questo periodo di vacanze – porta i segni dell’aggressione, soprattutto la benda che copre l’occhio lesionato.
L’aggressione viene descritto come «un ragazzo giovane, sudamericano, molto palestrato». Sull’episodio sta indagando il commissariato, la Volante della Polizia è intervenuta immediatamente dopo, ma l’aggressore si era dileguato rapidamente usando proprio la bicicletta scaricata dal furgone poco prima.
L’episodio – uno dei più gravi avvenuti in zona – riporta l’attenzione sull’area di via Ivrea e viale Milano: non lontana dalla stazione, è una di quelle che negli ultimi anni sono state etichettate come “aree di degrado”. È frequentata soprattutto in orari pomeridiani e serali da gruppi di persone che si ritrovano in strada, quasi sempre bevendo alcolici. «Stiamo degenerando» commenta il commerciante aggredito. «Finché sono autorizzati a vendere birra e a ubriacarsi durante il giorno, non cambierà nulla».
Il ritrovo in strada non è vietato, ma in via Ivrea i frequentatori hanno spesso portato con sé comportamenti aggressivi o irrispettosi del quartiere. Ora alcuni del gruppo si sarebbero trasferiti in un locale dietro la stazione (che è stato chiuso 15 giorni per rissa), ma il problema non è scomparso del tutto. Negli anni scorsi la questione è stata al centro di proteste e scontro politico: il centrodestra – allora all’opposizione, ora al governo della città – in particolare denunciava la mancanza di fermezza dell’amministrazione comunale di centrosinistra. Ci fu anche una manifestazione della Lega, sul cancello della vicina biblioteca a distanza di tre anni è rimasta una scritta anarchica ostile. L’aggressione in agosto, che toccato fisicamente una persona, ripropone in modo più grave la questione.
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Abbiamo abdicato e ci siamo arresi dando in pasto interi quartieri a questa feccia che in un qualsiasi altro paese civile europeo sarebbe già stata espulsa o in cella.