Alfieri: “Si all’autonomia, No alle bufale di Maroni”

Serata finale della festa dell'Unità con il segretario regionale del Pd e l'onorevole Emanuele Fiano. Migranti, sicurezza, legge elettorale, legge di stabilità e questioni regionali al centro dell'incontro

Alfieri

Mancano ancora molti mesi alle prossime scadenze elettorali nazionali e regionali, ma il Partito Democratico inizia a far sentire la propria voce. La sala “Laura Prati” all’interno della festa dell’Unità, gremita di tanti militanti, si scalda e applaude a lungo Alessandro Alfieri quando sul referendum sull’autonomia prende una posizione chiara.

“Noi siamo per una reale autonomia della Lombardia, ma se Maroni continuerà a giocare un’altra partita trasformando il referendum di ottobre in una farsa, noi non ci accoderemo. Io a queste condizioni non andrò a votare“.

Un passaggio che di fatto chiude l’incontro finale della lunghissima festa dell’Unità della Schiranna durata tre mesi. Due ospiti di grande peso politico. Insieme al segretario regionale Alfieri era presente l’onorevole Emanuele Fiano.

“Non è sfuggito a nessuno – ha aperto la serata Bassano falchi, responsabile della Schiranna – che quest’anno come volontari della festa abbiamo scelto di indossare una maglietta gialla con su scritto Bella ciao. Era un segno di riconoscenza ai tanti che si impegnano perché la nostra festa, una delle più belle d’Italia, funzioni sempre meglio. Da qui sono passate 30mila persone e abbiamo somministrato 16mila pasti. Tutto questo grazie all’impegno della nostra comunità”.

Emanuele Fiano è entrato subito nelle questioni più importanti che il Governo e il Pd dovranno affrontare alla ripresa dei lavori parlamentari. Parte subito dal tema caldo della sicurezza e dei rifugiati.

Noi siamo una sinistra di governo che cerca soluzioni praticabili e che abbia sempre al centro gli esseri umani. A noi non interessano gli slogan, ma la sicurezza reale dei cittadini. La destra parla parla e poi quando governava aveva tagliato i fondi. Noi invece investiamo su questo tema. La riprova sono i risultati di questi mesi anche sul tema degli sbarchi. In agosto, rispetto al 2016, sono diminuiti del 72% e in luglio del 50%. Tutto questo senza rinunciare ai nostri principi. Gli accordi con la Libia stanno dando frutti”.

Fiano ha spiegato alcuni elementi di politica estera rispetto al tema dei migranti. “Abbiamo aperto un centro al confine con la Nigeria e molti si fermano lì e non passano più in Libia. Nel prossimo mese riprenderemo anche il percorso sullo Ius soli. Sappiamo che è un tema difficile, ma non possiamo retrocedere. Dobbiamo fare una lotta ferma al terrorismo internazionale, ma questo non va confuso con il tema dei diritti e con l’immigrazione”.

Fiano si è poi addentrato nei temi della legge elettorale per cui non nutre più ottimismo per una rapida soluzione, mentre è determinato su alcuni provvedimenti per la legge di stabilità perché sarà lo strumento per dare impulso all’occupazione e ad altri temi sociali. Da ultimo ha raccontato il suo impegno per l’approvazione di una legge che porterà il suo nome e che intende combattere l’apologia del fascismo.

Alessandro Alfieri giocava in casa, ma dopo aver ringraziato i tanti volontari è entrato nelle questioni politiche lombarde.

“La nostra comunità è viva e vivace. A volte chiassosa, discute anche in modo forte, ma è sempre piena di passione. Attraverso le feste si incontrano le persone che si impegnano per il partito. Grazie a loro siamo la realtà più radicata sui territori. Nei prossimi mesi abbiamo davanti a noi una stagione complessa a livello nazionale, ma anche a livello regionale. Questa volta siamo partiti presto e la disponibilità di Giorgio Gori per sfidare le destre è importante. Ogni elezione è una storia a se e dopo tanti anni si può cambiare”.

Il segretario regionale ha ringraziato il sindaco di Bergamo per il suo impegno amministrativo e per la sfida che si apre con le regionali del 2018.

“Dobbiamo riprendere una vera politica ambientale con un piano organico. Il tema del lavoro è un altro punto fondamentale così come quello delle liste di attesa nella sanità quando basterebbe mettere insieme le disponibilità tra pubblico e privato. Non abbiamo nulla contro il privato ma la nostra battaglia deve essere per migliorare il pubblico”.

Quanto alle elezioni e al prossimo referendum Alfieri è stato chiaro. “Vogliamo una coalizione larga che sia alternativa alle destre. Se servono le primarie per allargare la coalizione le faremo perché qui si vince con un voto in più. Faremo una grande convention a fine settembre per mettere insieme tutti.  Sul referendum sull’autonomia della regione Maroni sta facendo una campagna che nulla c’entra con la domanda referendaria. È sempre stato il centro destra a non volere il federalismo differenziato. Noi su quello ci siamo. Con uno slogan dico Si all’autonomia, No alle bufale di Maroni. Spenderemo 50 milioni di euro per niente. Potevamo farlo due anni fa e noi c’eravamo. Io non voglio iscrivere il Pd al partito di chi prende in giro i cittadini. Vogliamo funzioni in più per la Lombardia e questo potremo averlo contrattandolo con il governo. Noi facciamo proposte serie che riguardano la vita dei cittadini e le attueremo quando governeremo la regione”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Agosto 2017
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