L’ultimo saluto a “Monsignor Dionigi”

Cosi l'ha definito il prossimo arcivescovo di Milano, Mario Delpini, nell'ultimo saluto all'amato arcivescovo emerito. Una folla di persone semplici e prelati ha confermato, presenziando ai funerali in Duomo

C’erano più di 5000 fedeli, più di 1000 sacerdoti, 30 vescovi e 8 cardinali ai funerali di monsignor Dionigi Tettamanzi che si sono svolti questa mattina, 8 agosto 2017 nel duomo di Milano.

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L’ultimo saluto all’arcivescovo emerito della chiesa di Milano, è stato dato dalla cittadinanza e da chi gli era stato vicino con una funzione celebrata dall’arcivescovo uscente, monsignor Angelo Scola, che ha raccolto il suo testimone, ma concelebrata anche dal prossimo arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

Con loro però, c’erano centinaia e centinaia di concelebranti: tutti i preti che lo desiderassero erano infatti stati invitati a presentarsi con i paramenti adatti, e in moltissimi ad ogni livello di gerarchia, hanno aderito all’invito.

Tra i più noti Gualtiero Bassetti, presidente CEI e arcivescovo di Perugia, Severino Poletto (arcivescovo emerito di Torino), Angelo Bagnasco (arcivescovo di Genova), Edoardo Menichelli, (amministratore apostolico di Ancona), Giuseppe Betori (arcivescovo di Firenze), Gianfranco Ravasi (presidente Pontificio Consiglio della Cultura), Francesco Coccopalmerio  (presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi)

I funerali del Cardinale Dionigi Tettamanzi

Ma c’erano anche molti rappresentanti delle chiese cristiane non cattoliche e della religione ebraica, venuti a portare l’ultimo saluto con un cardinale che ha sempre proficuamente dialogato con loro. Un abbraccio interreligioso ad un uomo che ha fatto del dialogo una importante fonte di crescita della sua “grande parrocchia”.

ISTITUZIONI, PARROCCHIANI E PARENTI PER L’ULTIMO ABBRACCIO

Oltre al grande numero di prelati, c’erano anche le istituzioni: il ministro per l’Agricoltura Maurizio Martina, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il prefetto di Milano Luciana Lamorgese, il questore di Milano Marcello Cardona, il presidente del consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, il senatore Mario Monti, l’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli. Ma anche il sindaco di Triuggio, i parenti della Brianza, i seminaristi di Venegono i parrocchiani di Vigevano: che hanno testimoniato tutti come potevano il loro affetto a “Monsignor Dionigi” come l’ha più volte chiamato, affettuosamente, monsignor Delpini, il prossimo arcivescovo di Milano.

«Quando ho espresso gratitudine alla signora Marina, che è stata  vicino al cardinale soprattutto in questi ultimi, difficili momenti-  ha detto monsignor Delpini, in conclusione della funzione – la signora Marina mi ha risposto “Cosa dovevo fare? Io gli volevo bene”. Ecco, la ragione che ci accomuna tutti in questo tributo di preghiera e di affetto è questa:  è che è stato facile volere bene al cardinal Dionigi. Per il suo temperamento, la sua saggezza, il suo sorriso, la sua prossimità alla gente comune, la sua capacità di stare con le autorità. C’era qualcosa in lui che ha reso facile il volergli bene. Se posso permettermi, credo che ci venga da lui un’ultima raccomandazione e vorrei farmene voce. Forse il Cardinal Dionigi vuole dirci oggi. “voi siete bravi, siete tanti, avete tante qualità, o forse non siete perfetti. Però ho una raccomandazione da farvi: cercate di fare in modo che sia facile volervi bene».

I funerali del Cardinale Dionigi Tettamanzi
Monsignor Delpini saluta i parenti di monsignor Tettamanzi

Non mancavano i gonfaloni delle “sue” città: Arosio, Triuggio, la Brianza dove è nato ed è spirato. E ovviamente i parenti, come avviene nei funerali “normali”. Tanto che i doni li hanno portati, all’offertorio, nelle mani del cardinale Angelo Scola, le emozionate nipoti e pronipoti del cardinale.

I funerali del Cardinale Dionigi Tettamanzi

LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO

All’inizio della funzione è stata letta, dal cardinal Scola anche una lettera di Papa Francesco: firmata “Francesco, dal Vaticano” e indirizzata a “Monsignor Angelo Scola, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Milano, e monsignor Mario Delpini, arcivescovo eletto, piazza Fontana, 2 – Milano”.

Definendolo uno “Tra i figli piu illustri e uno dei pastori piu amabili e amati”, papa Francesco ha fatto le condoglianze alla famiglia l’ha ricordato come «totalmente dedito alle necessità dei sacerdoti e dei fedeli, con una attenzione ai temi della famiglia e della bioetica, di cui era particolarmente esperto» e  ha infine riservato «un pensiero speciale per quanti lo hanno amorevolmente servito soprattutto in questi ultimi tempi»

I RICORDI DI MONSIGNOR TETTAMANZI

Monsignor Gianfranco Ravasi: «La sua figura è stata rilevante attraverso una via che non fa clamore: la via della semplicità, della vicinanza. Senza dimenticare però che l’orizzonte su cui lavorava non era sereno come poteva apparire, anzi. Tettamanzi ha vissuto un periodo tormentato: pensiamo soltanto alla crisi economica, all’arrivo dei rifugiati, al mutamento radicale che Milano stava operando. Uno scrittore americano scrisse “Dio non avrebbe fatto cosi tante persone comuni se non gli fossero gradite”. Il Cardinal Tettamanzi ha cercato proprio di essere al livello di questi volti quotidiani»

Funerali di Dionigi Tettamanzi: l'attesa

Carlo Tognoli, già sindaco di Milano: «Era molto collaborativo: aiutava quando c’era bisogno di aiutare, come hanno dimostrato anche i fatti. Era una persona molto colta, contrariamente a ciò che ritenevano alcuni ed era anche una persona molto umana. Ed era molto interessato a costruire, nella società»

I funerali del Cardinale Dionigi Tettamanzi

Monsignor Gianni Zappa, moderatore di Curia quando Dionigi Tettamanzi era arcivescovo: «E’ stato un vescovo davanti al suo gregge, aprendogli la strada su tanti fronti, Un vescovo che ha saputo stare dentro in mezzo al suo greggie, sapendolo accogliere. ma capace un vescovo che ha saputo mettersi dietro al suo gregge, spronandolo in avanti, capace di stare al passo delle persone che facevano fatica, e anche di sgridare chi voleva correre troppo. Un vescovo che ha l’odore delle sue pecore, ma sempre con la gioia del vangelo nel cuore»

Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio regionale: «La politica ambrosiana ha sempre cercato di ascoltare la voce dei pastori, che sono sempre stati una grande autorità morale per i cittadini. E cardinal Tettamanzi è stato uno di questi»

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IL CARDINALE TETTAMANZI SEPOLTO IN DUOMO

Il cardinale Tettamanzi – al termine della celebrazione – è stato sepolto in Duomo, con una cerimonia che ha visto presenti solo i parenti, l’arcivescovo in carica e l’arcivescovo designato. La salma di tettamanzi è stata posta, secondo una sua espressa volontà, sul lato destro della cattedrale, ai piedi dell’altare Virgo Potens, proprio di fianco all’urna del beato cardinale Schuster.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Agosto 2017
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