Sicurezza, la Lega propone il vigile di quartiere

I consiglieri del Carroccio sottolineano il dato Censis che parla di un aumento del numero dei furti e fanno leva sul fatto che ormai i cittadini sono prigionieri in casa propria

Polizia locale

La sicurezza è un elemento fondamentale per lo sviluppo socio-economico di una città e uno dei diritti primari dei cittadini di una società avanzata, per questo un controllo più attento del territorio e la costruzione di una rete di relazioni tra cittadini, attraverso la figura del vigile di quartiere, potrebbe essere un primo passo per aumentare il livello di sicurezza.

Il gruppo consiliare della Lega Nord di Castellanza, con i consiglieri Angelo Soragni e Marinella Colombo, ritiene che i furti nelle abitazioni, come pure gli atti vandalici, i danneggiamenti, gli scippi e l’abbandono di rifiuti tossici siano un problema che deve essere affrontato con serietà e determinazione.

Per questo hanno proposto tramite una mozione protocollata la creazione della figura del vigile di quartiere con la funzione di infondere sicurezza nella popolazione, facendosi carico dei problemi del quartiere, attraverso la costruzione di una rete di relazioni con i cittadini.

«Come gruppo consiliare – spiegano – abbiamo presentato in questi giorni una mozione per richiedere l’attivazione di un progetto esecutivo per l’istituzione del vigile di quartiere, convinti che questa figura possa far aumentare il livello di sicurezza nelle strade sia reale sia percepito».

Secondo la Lega Nord non è possibile che con il caldo estivo, che quest’anno ci ha riservato temperature che oscillano tra i 36 e i 39 gradi, «quando cala la sera si materializzi il dramma della blindatura della casa. Il rituale quotidiano è il seguente: chiusura delle inferiate a protezione delle finestre, chiusura totale delle finestre e delle tapparelle, il più delle volte con fermi antintrusione, accensione dell’antifurto perimetrale e, infine, chiusura a più mandate delle porta blindata. Bene, anzi male, siamo praticamente prigionieri e carcerati in casa nostra».

La paura di intrusioni – proseguono – è tale da costringere a barricarsi in casa e soffocare di caldo pur di avere la minima sensazione di sicurezza, perché il pericolo vero è quello di essere derubati (e non solo!) mentre si è in casa.
Il Carroccio snocciola dati del Censis i quali dicono che in Italia si osserva un aumento dei furti nelle abitazioni più che raddoppiato negli ultimi 10 anni (+127%) e anche sul territorio castellanzese si sono verificati diversi episodi di furto presso civili abitazioni e non solo.

Considerato il verificarsi di atti di vandalismo, danneggiamenti, scippi e abbandono di rifiuti tossici sul territorio si ritiene necessario mettere in atto efficaci politiche integrate di sicurezza, affiancando alle attività preventive e repressive svolte dalle forze dell’ordine la figura del vigile di quartiere. Tale figura avrebbe la funzione di infondere sicurezza ai cittadini, facendosi carico dei problemi del quartiere attraverso la costruzione di una rete di relazioni con i cittadini, i commercianti e con il territorio, che consenta di individuare, prevenire e reprimere atti e situazioni di inciviltà, maleducazione e degrado.

«Anche Milano, sempre all’avanguardia nelle nuove idee, ha attivato dal mese di agosto 2017 il servizio del vigile di quartiere presente tutti i giorni dalle 7.30 alle ore 20.00. L’obiettivo è che i vigili di quartiere diventino un punto di riferimento per i cittadini per aumentare il livello di sicurezza sia reale sia percepito» – concludono i consiglieri Colombo e Soragni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Agosto 2017
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