Al Resonances Festival 2017 anche un giovane varesino

Matteo Pizzonalnte, classe 1989 è tra gli artisti più giovani presente all’evento espositivo promosso dalla Commissione Europea presso il Museo della Scienza e Tecnologia

Arte - Mostre

Si apre oggi al pubblico presso il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano la mostra Resonances Festival 2017, una mostra collettiva che vede tra i protagonisti l’artista varesino Matteo Pizzolante. Di formazione europea, Pizzolante ha studiato al Politecnico di Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera con Vittorio Corsini, e infine all’ Hochschule für Bildende Künste di Dresda con Wilhelm Mundt e Carsten Nicolai. Classe 1989 è tra gli artisti più giovani presente all’evento Fair Resonances 2017, promosso dalla Commissione Europea che in questa edizione propone il tema della Fairness (equità), particolarmente caldeggiato dalla presidenza Juncker.

L’opera di Matteo Pizzolante ha radici nella tradizione messapica infatti gli antichi abitanti in un rituale propiziatorio erano soliti appendere ai rami degli ulivi, dischi di terracotta per scongiurare catastrofi naturali. Da questa antica usanza, l’articolazione dell’opera “Oscillum” affronta con chiarezza insieme ad un equipe di ricercatori guidati dall’ecologista Pieter Beck le problematiche della Xilella batterio killer, che di fatto ha messo in atto la trasformazione del paesaggio salentino disseccandone gli sterminati uliveti. L’installazione che sarà presentata al Museo Milanese tra video, immagini, sculture e suoni, pone delle domande provocatorie sulla drammaticità di un ambiente naturale scardinato dal batterio ma dove le responsabilità dell’uomo sono rilevanti.

L’importante evento è stato progettato dal CCR Centro Comune di ricerca di Ispra in collaborazione con il Museo della Scienza e tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, ha avuto la sua anticipazione al JRC lombardo in un succedersi di tre giorni (12/15 settembre) di incontri e conferenze.

All’inaugurazione presso il Centro di Ricerche sono intervenuti il Direttore generale Vladimir Suchă e Paul Du Jardin direttore artistico del Palais des Beux Art di Bruxelles che insieme ad artisti e scienziati hanno dibattuto tra arte e scienza, non più discipline separate ma a binario unico. I temi cardini su cui ci si è confrontati, e da cui si è partiti hanno considerato diverse domande: come possiamo costruire un mondo equo? Pari opportunità, uguaglianza di reddito, uguale accesso alla tecnologia e istruzione per tutti sono diritti legati solamente alla casualità geografica oppure il mondo è veramente fuori controllo? Come ci sentiremmo se non cercassimo di rendere il mondo un posto equo? Sarebbe un luogo governato dal caos, dalla paura, dalla rabbia, piuttosto che dalla giustizia, dall’ordine e dall’uguaglianza? Come possono scienza e arte, combinando le proprie forze, coinvolgere la società? A queste domande le ipotesi artistiche hanno privilegiato un “incontro” concertato a riavvicinare l’arte con la scienza ma soprattutto ad alimentare riflessioni sulle problematiche dei nostri tempi per un mondo più “equo” e responsabile.

Resonances Festival 2017
Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci”
Via San Vittore 21 Milano
Ingresso da via Olona MM S.Ambrogio
22 Settembre 22 Ottobre 2017
Gli artisti in mostra: Frederik de Wilde, Evelina Domnitch & Dmitry Gelfand, Anne Marie Maes, Fabio Lattanzi Antinori, Lorenzo Montanini, Honey &Bunny (Martin Haeblesreiter e Sonja Stummerer), Markus Zohner, Alan Alpenfelt, Fabio Cian, Davy Vanham & Luc Feyen, Anaïs Tondeur, Mario Costanzi, Matteo Pizzolante, Kim De Ruysscher.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Settembre 2017
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