Aspem, come mi posso disfare di un rifiuto ingombrante?

La domanda di un lettore che ha cercato di disfarsi di un rifiuto ingombrante: Aspem ritira in due mesi, e portarlo in discarica con il furgone è un'impresa... La risposta dell'azienda

aspem villa augusta apertura

Egregio Direttore

Trovandomi nella necessità di trasportare in discarica rifiuti ingombranti ho contattato Aspem per poter usufruire del servizio di ritiro a domicilio.
Purtroppo la risposta è stata che bisogna mettersi in coda e i tempi di attesa sono di almeno due mesi. Ho cercato una alternativa e ho trovato un amico che gentilmente si è reso disponibile con il suo  furgone per il trasporto.
Con mia sorpresa mi è stato comunicato che il proprietario del mezzo non è di Varese devo per forza recarmi nel comune di residenza dello stesso.
Naturalmente lungi da me l’idea di scaricare il tutto in qualche bosco, come purtroppo si vede spesso, oppure comunque depositare gli oggetti davanti al cassonetto in attesa che passino i suddetti due mesi. Dovendo necessariamente liberare gli spazi occupati entro la fine del mese mi inventerò qualche soluzione.
Con rammarico devo constatare l’inefficienza del servizio ritiro rifiuti ingombranti e aggiungo anche la frustrazione di non poter provvedere personalmente al trasporto a causa della regola che non permette l’uso di mezzi non intestati a residenti nel comune di Varese.
Mi auguro che in futuro la situazione possa migliorare  e che il servizio possa tornare efficiente.
Varese merita di meglio.Cordiali saluti

Michele Villa

LA RISPOSTA DI ASPEM

Gentile Redazione,
Causa fattori contingenti il ritiro ingombranti a domicilio ha effettivamente subìto rallentamenti e i tempi di attesa si sono allungati. In questo periodo stiamo smaltendo gli arretrati e ci auguriamo di tornare a breve con attese di massimo tre settimane.
Quanto alla tematica dei furgoni che trasportano rifiuti al centro raccolta purtroppo noi dobbiamo fare riferimento alla normativa di riferimento: che distingue i furgoni immatricolati “conto proprio” o “conto terzi”.

Nel primo caso (furgoni immatricolati “conto proprio”) possono trasportare solo cose appartenenti all’intestatario del mezzo di trasporto che deve risiedere nel Comune di Varese per poter accedere al centro di via dell’ecologia, e trasportare rifiuti di chiara appartenenza domestica. Nel caso del signor Villa questi requisiti di legge non sussistevano.
Nel secondo caso, (“conto terzi”) il furgone è intestato ad una attività e per trasportare rifiuti appartenenti a terzi deve avere un formulario e l’iscrizione del mezzo all’Albo Gestori Ambientali per i CER oggetto del trasporto specifico. L’addetto al centro raccolta di via dell’ecologia, verificata la documentazione, riceve tali rifiuti nella piattaforma dei rifiuti speciali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Settembre 2017
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