Azienda speciale, Clerici: “Errori di metodo nella nomina del presidente”

La capogruppo di Cardanoincomune ricorda il lavoro di Giulia Crivellari, scoparsa a giugno, pone alcune riflessioni per il futuro e critica il metodo della nuova nomina

Cardano al Campo al voto (inserita in galleria)

Pubblichiamo la riflessione di Laura Clerici, capogruppo di Cardanoincomune, in merito all’Azienda Speciale di Cardano al Campo

Con un certo stupore noto che negli articoli e nei comunicati comparsi in questi mesi estivi sulla stampa a proposito delle vicende dell’Azienda dei Servizi Speciali di Cardano al Campo, non si è più parlato di Giulia Crivellari e di quanto nel suo ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione ha fatto, dedicando all’Azienda stessa molto di quelli che, purtroppo e inaspettatamente, sarebbero stati i suoi ultimi anni di vita.
Ritengo che l’Azienda Speciale sia uno strumento con cui provvedere al bene dei cittadini, pur con le limitazioni dovute in parte alle scelte precedenti, in parte alle difficoltà del momento oltre all’incertezza in merito alle sorti delle società partecipate; vorrei allora ricordare alcuni dei cambiamenti strutturali e operativi apportati con il lavoro del Consiglio di Amministrazione guidato da Giulia Crivellari. Da essi si potrà evincere come l’Azienda stia cercando di modificarsi per rispondere alle mutate esigenze dei cittadini e adeguarsi al nuovo contesto legislativo.

Importanti azioni sono state condotte per il cimitero: sulle strutture esistenti (bonifica e nuova chiusura dei loculi, opere murarie); sulle concessioni (grazie a una revisione dell’anagrafica cimiteriale sono stati recuperati diversi spazi, il che permette di ottimizzare l’uso del cimitero e concede intanto all’amministrazione il tempo per pianificarne il necessario ampliamento).

Il centro prelievi è stato spostato in locali più consoni e di proprietà dell’Azienda e gli uffici dell’Azienda stessa sono stati collocati in via de Amicis, in uno spazio più adeguato e di facile accesso.

La farmacia, con il nuovo direttore, sta valorizzando il tema dell’educazione sanitaria, ad esempio mediante l’offerta ai cittadini di incontri di formazione e si dota delle apparecchiature per le autoanalisi; inoltre si studiano percorsi agevolati per l’espletamento delle pratiche per le terapie dei malati cronici.
Altri ambiti di intervento, meno evidenti ma essenziali, sono stati gli adeguamenti alla normativa per l’anticorruzione, la revisione dei regolamenti e della carta dei servizi, i corsi di formazione per i dipendenti volti al consolidamento di professionalità specifiche.

Infine l’annoso problema della destinazione dei locali nello stabile di via de Amicis, ora in parte occupato dagli uffici, ha trovato una prima risposta nell’apertura lo scorso aprile di un ambulatorio per prestazioni infermieristiche. Il medico Antonella Carnicelli, del gruppo civico Cardanoincomune, auspica che l’intera struttura (che come è noto è stata acquisita dall’Azienda durante l’amministrazione di Mario Aspesi, ma senza essere oggetto di un progetto specifico) possa divenire un luogo per l’erogazione di servizi sanitari ai cittadini. Questa era l’intenzione di Giulia Crivellari, che al riguardo aveva ottenuto il pieno appoggio da parte del sindaco. Per contribuire alla sua realizzazione Carnicelli ha accettato di ritirare le sue dimissioni e di essere rinominata membro del CdA , rappresentando quindi un importante elemento di continuità. Scelta che piuttosto che politica è di buon senso.

La prematura scomparsa di Giulia Crivellari lo scorso giugno ha aperto il problema della sua successione: ma la necessità di individuare in tempi rapidi una persona in grado di continuarne il lavoro si è purtroppo trasformata rapidamente in una occasione di giochi politici. Ne sono testimonianza i vari articoli comparsi sulle testate locali ad opera delle diverse anime della politica cardanese.

A questo proposito desidero portare soltanto alcune riflessioni in merito alla candidatura alla presidenza di Enrico Tomasini che, suo malgrado, si è trovato al centro delle polemiche protrattesi nei lunghi mesi estivi. Non sono chiare le dinamiche sottese alla proposta: se si sia trattato cioè della scelta della persona per le sue competenze e la sua esperienza o se la cosa dovesse avere un significato politico. In ogni caso, ritengo che siano stati compiuti gravi errori di metodo: da un lato, prima di interpellare l’interessato si doveva essere sicuri di avere l’approvazione della maggioranza, e non cercarla faticosamente dopo; dall’altro, se si voleva dare alla scelta un significato politico, la proposta avrebbe dovuto essere discussa con il gruppo coinvolto, passaggio che invece non è avvenuto.

Tali falle metodologiche hanno probabilmente contribuito a creare una situazione surreale che ha indotto Enrico Tomasini, dopo oltre due mesi di attesa di una decisione da parte dell’amministrazione, a rinunciare pubblicamente a un incarico che, di fatto, lui non aveva chiesto, meritandosi con questo atto calorosi (e a mio avviso imbarazzanti) ringraziamenti da parte dell’intera e variegata maggioranza: dalla quale però, in un modo o nell’altro, era venuta la proposta stessa.

Ora le riserve sono state sciolte e i timori di commissariamento dell’Azienda scongiurati con i favori convogliati unanimemente su Massimo Galli, commercialista gallaratese. Mi auguro che il nuovo Presidente possa guidare la società partecipata del comune di Cardano al Campo con serenità e competenza, nell’unico obiettivo legittimo per un ente pubblico: il bene dei cittadini.

 

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Pubblicato il 12 Settembre 2017
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