“Chiudere subito l’inceneritore? Io non ho cittadini a chiedermelo”

Approvato il bilancio 2016 di Accam mentre si litiga ancora sulla data di chiusura. Ma Antonelli torna a proporre un posticipo per lo spegnimento dei forni

sala consiglio comunale busto arsizio

Alla fine l’ultima assemblea dei soci di Accam un risultato lo ha portato a casa: l’approvazione del bilancio del 2016. Ma solo questo. Perché nella riunione che ha riunito i sindaci dei comuni che hanno azioni dell’inceneritore di Busto Arsizio il resto rimane ancora molto vago, a partire dalla data di spegnimento dei forni.

Emanuele Antonelli, il sindaco di Busto Arsizio, non ha mai nascosto che preferirebbe allungare la vita dell’impianto almeno oltre il 2021 e anche davanti a tutti gli altri soci ha ribadito la sua linea. Una posizione che secondo il primo cittadino non è solo economica ma determinata anche dal fatto che «noi in queste riunioni descriviamo l’inceneritore come un mostro, ma io non ho cittadini che mi chiedono di chiuderlo; sì certo, qui ce ne sono due, ma non ce ne sono molti altri», ha detto indicando un paio di membri del comitato di Borsano contro l’inceneritore. E in effetti nella sala in cui si discuteva il futuro dell’impianto il pubblico si contava sulle dita di una mano.

Nonostante questo il bilancio approvato prevede ancora la chiusura dell’impianto nel 2021 e l’avvio della liquidazione di Accam dall’anno successivo, cioè quanto ufficialmente deciso in una delle ultime riunioni. Ed è un piano che molti soci non solo non vorrebbero cambiare ma che, anzi, vorrebbero accompagnare con l’avvio di un tavolo tecnico per ipotizzare un futuro oltre l’incenerimento. «Noi vogliamo che i forni si spengano nel 2021 -spiega Carla Picco, sindaco di Magnago- non vogliamo però spegnere la società, e proprio per questo in questi anni possiamo studiare tante altre alternative».

Come e quando è difficile dirlo, anche se un po’ di chiarezza potrebbe arrivare nel giro di qualche settimana quando cioè Accam avrà pronti i dati della prima semestrale del 2017. Dati che serviranno anche per capire se Accam rispetta anche i nuovi quadri normativi della cosiddetta “legge Madia” ma anche per vedere quali soci non pagano -o lo fanno in ritardo- i conti dell’incenerimento.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Settembre 2017
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