Cuvio, in arrivo una ventina di migranti

Stanno per scadere i tempi per la permanenza dei richiedenti asilo alle palestre di una scuola di Gavirate. Ora troveranno sistemazione in immobili della Croce Rossa

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Prima del suono della campanella, la palestra dell’Isis Stein di Gavirate dovrà essere di nuovo utilizzabile per le attività didattiche degli studenti: la struttura è da mesi occupata da alcune decine di richiedenti asilo.

Per questo la Croce Rossa di Gavirate, ente a cui sono in carico gli stranieri in attesa che vengano espletate le procedure per la valutazione dello status, ha messo a disposizione alcuni immobili a Cuvio frutto di un lascito da un privato alla Croce Rossa Italiana, gestiti ora alla Cri Medio Verbano – la Croce Rossa di Gavirate.

Ad oggi gli appartamenti – nel centro storico del paese – dove troveranno alloggio gli asilanti sono aggetto di pulizia e adeguamento, ed è verosimile che siano già disponibili al termine di settimana prossima.

Lo conferma al telefono Simone Foti, presidente della Cri di Gavirate. 
«Ad oggi il numero esatto di richiedenti asilo che troveranno alloggio a Cuvio non è ancora definito, ma il numero si aggira attorno alla ventina – spiega – Si tratta di appartamenti di proprietà di Croce Rossa e li stiamo sistemando per renderli idonei per questo genere di accoglienza».

Come verrà gestita la presenza dei richiedenti asilo a Cuvio?

«Replicheremo il progetto che ha avuto ottimi risultati a Gavirate, in collaborazione col Comune. Qui, da 9 mesi a questa parte, i ragazzi lavorano dal lunedì al venerdì per l’amministrazione comunale. Il pomeriggio è dedicato allo studio – già ora dal primo luglio c’è la scuola di italiano e due ragazzi hanno già preso il diploma di terza media – . Auspichiamo inoltre che vi siano associazioni o spazi per fare attività sportiva».

Quindi un vero e proprio progetto di integrazione.
«Sì. Riteniamo la nostra esperienza vero e proprio modello. E questi sono elementi necessari per avere un’integrazione vera e non persone che vanno in giro dalla mattina alla sera – dice Foti – . Noi non daremo solo da mangiare e da dormire, offriremo formazione, magari anche nel mondo del lavoro: due dei nostri ragazzi stanno già oggi compiendo un tirocinio lavorativo. Poi si cercherà in ogni modo di evitare conflitti all’interno delle comunità. Personale di Croce Rossa controllerà 24 ore al giorno gli ospiti, ci saranno regole molto chiare e le faremo rispettare».

In ultimo un’idea lanciata anche alle amministrazioni dei comuni della Valcuvia: «Contatterò le amministrazioni dei comuni limitrofi per capire se necessitano di mano d’opera per le piccole manutenzioni – conclude il presidente della Cri di Gavirate – . Si tratta di pulizia delle strade e verde pubblico che nei piccoli centri è affiata di solito ad una persona sola. Possiamo pensare di impiegare questi ragazzi praticamente a costo zero per dare una mano: basta una divisa, una convenzione ed un corso per la sicurezza».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Settembre 2017
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