Gaggiolo: sequestrata una moto da competizione “fatta in casa”

Respinto al valico del Gaggiolo perché la moto che trasportava non aveva documenti, l'uomo ha tentato di entrare in Italia da Clivio, ma la Guardia di Finanza lo aspettava al varco

guardia di finanza generiche

La Guardia di Finanza di Gaggiolo ha sequestrato una moto da competizione del valore di oltre 20.000 euro, nonché vari accessori e pezzi di ricambio di dubbia provenienza. La moto, in particolare, risultava realizzata “in casa”, con telaio e pezzi di varie marche e di dubbia provenienza.

L’episodio, abbastanza rocambolesco, è avvenuto qualche giorno fa.

I Finanzieri, hanno fermato e sottoposto a controllo un furgone che, nottetempo, stava per entrare in territorio italiano attraverso il valico turistico di Gaggiolo.

Il furgone era condotto da un uomo di Venegono residente in Svizzera da qualche anno, che ha dichiarato di trasportare una moto da competizione sportiva. La moto e i pezzi di ricambio erano però privi di qualsiasi documento e pertanto il funzionario dell’Agenzia delle Dogane ha proceduto al formale respingimento del furgone, che risulta intestato ad un cittadino albanese.

Immaginando che il soggetto avrebbe tentato di entrare in territorio italiano attraverso un altro valico di frontiera, i Finanzieri hanno immediatamente predisposto un più esteso monitoraggio della zona di confine, e ci hanno azzeccato.

L’uomo, infatti, ritornato in territorio svizzero, ha pensato di eludere i controlli rientrando in Italia attraverso un valico minore e dopo qualche ora, il furgone è entrato in Italia attraverso il valico di Clivio.

Ad attenderlo, appostata ad una rotatoria non lontana dal valico, c’era però una pattuglia della Guardia di Finanza che ha nuovamente fermato il furgone e sottoposto a sequestro la moto, i vari pezzi di ricambio e gli accessori.

L’attività investigativa delle Fiamme Gialle prosegue ora per accertare l’effettivo proprietario della moto, ma anche la “legittimità” della moto stessa che è risultata chiaramente assemblata con parti di diverse marche motociclistiche, a partire dal telaio, che appartiene ad una moto immatricolata in Italia, che da oltre 10 anni era stata radiata dai pubblici registri per essere esportata. Si tratta, in sostanza, di una moto “home made”, costruita con pezzi di ricambio di dubbia provenienza.

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Pubblicato il 27 Settembre 2017
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