Gli europarlamentari M5S e l’Europa “basata sul conflitto d’interesse”

Marco Valli, Eleonora Evi e Marco Zullo da Bruxelles in visita a Gallarate. Tra critiche alle multinazionali, battaglie su ambiente e produzioni alimentari, dialogo con gli agricoltori

gallarate generico

Dieselgate, politica agricola comunitaria, i trattati di libero scambio Ceta e Ttip. Sono alcuni dei temi portati a Gallarate dagli europarlamentari del Movimento 5 Stelle, i milanesi Marco Valli ed Eleonora Evi e il padovano Marco Zullo.

Ospiti del gruppo Gallarate 5 Stelle in un incontro alla Cooperativa Arnatese, hanno toccato le varie «battaglie» in Europa del Movimento, al termine di una intensa giornata nel Novarese.  «Siamo stati nel Novares a parlare con gli agricoltori alle prese con i problemi con i fondi della Pac, che vengono spesso bloccati dai problemi burocratici» spiega Marco Valli, che racconta come cerchino il dialogo sopratutto con gli agricoltori che sono «fuori dalle associazioni più grandi e politicizzate, che hanno interessi da difendere».

Sulla politica agricola europea Marco Zullo dice che «manca una visione lungo termine di cosa voglia fare sulla sovranità alimentare», che le regole a garanzia di qualità e sicurezza alimentare sono ancora rigide «ma che spesso vediamo scandali nel settore alimentare». «Noi vorremmo Pac con meno burocrazia, meno finanziamenti a pioggia che si usano per speculazione, più qualità». Tutto l’opposto – dicono – dello scenario che delineano invece i nuovi trattati di libero scambio, come il Ceta con il Canada o il (semicongelato) Ttip con gli Usa. «L’entrata in vigore di questi trattati comporterebbero danni molto forti per le produzioni europee e per la sicurezza dei consumatori, a causa dell’import a dazio zero e con standard qualitativi per i prodotti molto inferiori», aggiunge Eleonora Evi. Non può mancare anche l’interesse per il settore bancario, che è fonte di eterna polemica tra M5S, altre forze politiche, Unione Europea. «Oggi siamo in uno scenario in cui il risparmio dei cittadini è sotto pressione a causa delle nuove regole, come le norme sul bail-in» continua Valli. «Nei nostri incontri sul territorio cerchiamo anche di far capire meglio le regole introdotte».

Rimane la critica radicale sulle politiche dell’Unione. Nel corso della serata circola anche il video postato su Facebook da Marco Valli, che riporta la sua risposta al discorso sullo stato dell’Unione fatto da Jean-Claude Juncker, un video pensato per essere risposta definitiva di denuncia contro il sistema delle multinazionali e della troika che impone le misure liberiste. «Juncker è impresentabile» sentenzia Valli, che rispetto ai colleghi si ritaglia un ruolo più politico e di sintesi delle politiche europee («non so i miei colleghi, ma io sono scettico su questa Europa»). «Juncker ha guidato per quasi vent’anni il Lussemburgo, che è un Paese che attrae le multinazionali offrendo tassazione minore e danneggiando così gli altri Stati europei, sottraendo risorse agli Stati. Il personaggio di Europa basata su  conflitto d’interesse con multinazionale».

 

 

 

 

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Pubblicato il 16 Settembre 2017
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