Il Festival dei laghi lombardi arriva a Luino con “Ma che razza di Otello”

Lo spettacolo il prossimo 11 dicembre alle 21

Nell’ambito della Stagione Teatrale Comunale di Luino, andrà in scena in data 11 dicembre alle 21 Ma che razza di Otello, spettacolo del Festival dei laghi lombardi.

Ieri in Regione Lombardia ha avuto luogo la presentazione del festival alla presenza dell’Assessore Cristina Cappellini e dell’Assessore Francesca Brianza.Per la Città di Luino han preso parte alla conferenza il vice sindaco Alessandro Casali, l’Assessore alla Cultura Pier Marcello Castelli ed il Consigliere al Turismo e al Commercio Laura Frulli.

«Ringrazio gli assessori Cristina Cappellini e Francesca Brianza che, con gli organizzatori, hanno ancora una volta creduto nell’importanza delle radici culturali del nostro territorio lombardo. -dichiara Casali – Così facendo hanno permesso a Luino di far parte di un ‘circuito’ internazionale importante che valorizza il nostro lacustre.Ringrazio Francesco Pellicini un luinese che è riuscito a creare questo festival alla sua prima edizione dando luce ed importanza ai laghi e anche alla nostra Luino che, di fatto, insieme a Locarno, rappresenta il Lago Maggiore. Ringrazio Oscar Masciadri che, a sua volta, ha scelto uno spettacolo per il nostro teatro sociale con un’attrice di Varese brava come Marina Massironi, storica ‘spalla’ di Aldo, Giovanni e Giacomo».

Anche Pier Marcello Castelli ha ritenuto ‘geniale mettere in rete spettacoli teatrali programmati nell’area territoriale dei laghi. Una possibilità offerta agli amanti del teatro per potersi connettere con altre realtà vicine ed omologhe in un ‘grande tour teatrale’. L’elemento che accomunerà le diverse rappresentazioni saranno il lago e l’arte lombarda, una bella cornice ad un festival il cui cartellone si preannuncia ricco di interpreti e di grandi spettacoli

Il progetto, voluto dall’associazione ‘Festival del teatro e della comicità Città di Luino’, con la direzione artistica di Francesco Pellicini e la direzione organizzativa di Oscar Masciadri, ha l’obiettivo di riunire il patrimonio artistico e culturale dei principali laghi lombardi attraverso un grande tour teatrale che coinvolgerà artisti legati direttamente o indirettamente ai luoghi degli spettacoli.
MA CHE RAZZA DI OTELLO
11 Dicembre 2017 ore 21.00

Genere: monologo con musica
Testi di Lia Celi
Con Marina Massironi; Fabio Battistelli (clarinetto), Auggusto Vismara
(violino), Neruda (pianoforte)
Regia di Massimo Navone
Questo spettacolo fa parte del FESTIVAL TEATRALE DEI LAGHI LOMBARDI
More info: https://www.festivaldeilaghi.com/

Se a raccontarci l’Otello è Shakespeare, è una tragedia. Se ce la racconta Verdi in musica, è un melodramma. Se a raccontarla è
un’attrice poliedrica come Marina Massironi, la fosca vicenda del Moro diventa un’esilarante cavalcata fra passioni e intrighi del Cinquecento e dell’Ottocento, con inaspettate e pungenti irruzioni nella stretta attualità. Un’ora e mezza di parole, musica, risate e
pensieri per capire che alla domanda “Ma che razza di Otello?” c’è una sola risposta, quella di Albert Einstein: “Razza: umana”.

Note di regia:
“Riscrivere storie già conosciute, incrociandole con fatti di cronaca più o meno recenti per riproporle come nuove e attuali, era la specialità di Shakespeare. Forse è per questo che le sue opere sono le più rivisitate, fatte a pezzi, rielaborate e ricomposte negli stili più disparati, di tutta la letteratura teatrale. Una specie di legge del contrappasso. L’Otello, una delle più famose vicende shakespeariane, impressa nell’immaginario popolare come il ‘dramma
della gelosia’, non poteva sfuggire a questo destino: diventare materia per l’opera musicale ottocentesca, sempre a caccia di trame dense di contrasti emotivi, dall’impatto immediato e possibilmente con titoli di forte richiamo come imponeva la legge del botteghino. Verdi e Boito si giocano bene gli ingredienti e anche il loro Otello sarà un successo. “Ma che razza di Otello?” di Lia Celi si inserisce quindi ‘di diritto’ in questo filone di riscritture, avvalendosi della narrazione per ripercorrere in modo ironico la storia di questa impresa verdiana, senza trascurare i modelli di Giraldi Cinthio e Shakespeare. Il gioco della riscrittura mette in campo un inedito punto di vista al femminile rispetto alle eroine del melodramma e divertenti cortocircuiti con l’attualità. La musica ripropone arie, recitativi e fantasie di temi, arrangiate da Augusto Vismara per un trio di musicisti che evoca i colori dell’orchestra.
Compito della regia è stato quello di valorizzare il dialogo tra i diversi ingredienti espressivi, quelli musicali e quelli messi in campo dal testo: notizie storiche curiose, spunti d’attualità, riflessioni sulle dinamiche umane di cui il triangolo
Otello-Iago-Desdemona si fa emblema, e che un’attrice dalla grazia sensibile come Marina Massironi restituisce al pubblico con umorismo sottile e spiazzante.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Settembre 2017
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