La Fanfara dei bersaglieri stupisce anche il Principe di Lichtenstein

La formazione lonatese è tornata a Vaduz per l'apprezzato show di bande militari

Lonate Pozzolo

Dopo tredici anni la fanfara Tramonti-Crosta di Lonate Pozzolo ritorna a Vaduz nel Liechtenstein invitata alla manifestazione internazionale “The Princely tattoo 2017”.

I tatoo sono eventi in cui le fanfare militari si esibiscono suonando ed eseguendo movimenti in scena, che evocano le parate. Da mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre la sesta edizione della manifestazione di Vaduz ha ospitato le fanfare The Massed Pipes and Drums dalla Scozia, dalla Germania e dalla Svizzera, Philips Harmonie di Eindhoven dall’Olanda, Celtic Dance dall’Irlanda e dalla Germania, Precision Phoenix Team dall’Estonia, le svizzere Showband e Trommelshow, la Princely Castle Band dal Liechtenstein e appunto dall’Italia la fanfara Tramonti – Crosta di Lonate Pozzolo.

La formazione italiana era molto attesa, già a giugno il quotidiano del Lichtenstein Volksblatt aveva annunciato la partecipazione: «La fanfara Tramonti-Crosta è particolarmente originale, perché non marcia, ma corre! E non corrono sul palco, si fermano e iniziano a suonare, no! Suonano mentre corrono».

Le prove di regia sia singole che d’insieme sono iniziate il pomeriggio di mercoledì e sono proseguite fino a sera inoltrata, nello splendido scenario di luci tra le rovine di un antico castello a Schellenberg.
L’improvviso peggioramento del tempo ha costretto poi purtroppo a ripiegare in strutture al coperto.
La fanfara lonatese si è trovata al centro della scena – pr un colpo di fortuna – al momento dell’ingresso del Principe Hans-Adam II: il sovrano del piccolo principato, sorpreso dal saluto sugli attenti, si è anche avvicinato e ha salutato la formazione musicale italiana, di fronte a 800 spettatori presenti.

La Fanfara, diretta in alternanza dai vicecapifanfara Elvio Da Rù e Davide Mattiello, si è poi esibita nelle sere successive negli spettacoli serali, anche «alla presenza del Primo Ministro Adrian Hasler», come racconta Gianclaudio Ruggeri, presidente della fanfara.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 26 Settembre 2017
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