L’umana ferocia di Giorgio Anelli

Centro Culturale Tommaso Moro e Libreria Rinascita propongono l'incontro con lo scrittore e poeta, che presenta la sua raccolta nel bel cortile della Rinascita

gallarate generico

Giorgio Anelli, poeta e scrittore, presenta sabato 23 settembre, alla Libreria Rinascita, la sua raccolta “L’umana Ferocia”, edizioni kolibris.

L’evento è organizzato dal Centro culturale Tommaso Moro e Libreria Rinascita. «Per la prima volta utilizzeremo – tempo permettendo – il cortile dove ha sede il nostro centro» spiegano gli organizzatori». Dialogano con l’autoreil critico letterario Andrea Temporelli e il professor Vittorio Pasqualotto.

«L’umana ferocia di Giorgio Anelli, che vanta l’autorevole prefazione di Andrea Temporelli, è un libro coraggioso, un libro non comune, che scuote, indigna, fa
riflettere e induce a rallentare il passo sempre più rapido delle nostre giornate» scrive Chiara De Luca, kolibris edizioni. «Nell’Umana ferocia il poeta non usa perifrasi o metafore per descrivere la realtà dei nostri giorni, bensì un linguaggio schietto e diretto, prestando però sempre grande attenzione alla struttura formale, all’equilibrio ritmico e alla musicalità della parola. La realtà da cui Anelli muove è la più dura, quella della solitudine e dello sradicamento, dell’alienazione e della perdita di punti di riferimento dell’uomo contemporaneo, abbandonato a se stesso nel fluire sempre più rapido del tempo, che lo vede spesso immobile e incapace di opporsi alla sua violenza. Qui il poeta non si erge a giudice, non fornisce soluzioni, opzioni, né via di fuga, ma si limita a descrivere ciò che vede e sente, in un costante interscambio tra realtà interiore e realtà esteriore,tra l’intimo e l’altro, ma sempre dalla prospettiva del dentro, accanto alle cose e alle persone che la sua penna tratteggia, restituendocele vive e tangibili nei versi. Ciò che sorprende e spiazza in questo libro è inoltre l’alternanza, spesso brusca, di toni e registri: dal colloquiale al lirico, dal poetico al narrativo, che riproduce l’alternarsi degli stati d’animo del poeta e la sua percezione delle mille sfaccettature, compresenti, e spesso discordanti di un reale ricco di contrasti e paradossi, descrivendo tutta la meraviglia e l’orrore dell’esistenza, tutta la miseria e la grandezza potenziale dell’umano».

Appuntamento sabato alle 17, nel cortile di vicolo Prestino 2

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Pubblicato il 22 Settembre 2017
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