“L’affetto dei miei allievi mi spinge a ripartire”

Dopo il rogo doloso della scuola di danza a Crenna, Michela Carbone vuole riprendere l'attività. Con molta determinazione e grazie ad una rete al suo sostegno giovedì chiamerà a raccolta allievi e soci

Crenna generica

«Per ripartire ci bastano una sbarra, un cd di Tchaikovsky, un paio di scarpette». Michela Carbone ha una grande passione per la danza, lo dice la sua storia, ma forse di più le parole con cui la racconta. Una passione che si è trasformata in un lavoro, ma che ha vacillato lo scorso 3 settembre, quando nella notte ha visto andare in fumo gli investimenti degli ultimi anni, per un incendio doloso.

«Nelle prime settimane avevo paura, per me, per la mia famiglia» racconta Carbone. La matrice dolosa dell’incendio è emersa subito e non ha lasciato tranquilla l’istruttrice di danza, che pure non è riuscita a trovare una spiegazione del perché se la siano presi con la sua realtà: «Noi non siamo neppure una palestra, ma una scuola di danza, nessuno avrebbe mai immaginato una cosa così». Con il passare dei giorni, mentre l’inchiesta fa il suo corso («vanno avanti e noi non ne sappiamo nulla»), Michela ha iniziato a interrogarsi su come ripartire, con la responsabilità di una storia alle spalle, di una famiglia, di un gruppo di collaboratori, di tanti allievi affezionati e di frequentatori della scuola di danza.  «Ho iniziato a chiedermi cosa fare, di fronte anche ai messaggi dei miei allievi. L’affetto degli allievi, delle famiglie mi ha spinto a ripartire: è anche un modo di dare un esempio, non arrendersi».

Michela ha studiato danza in Italia e in Francia, ha fatto la ballerina fino a 27 anni, poi ha aperto la sua scuola nel 2006. Dieci anni in via Fieramosca a Gallarate, poi la decisione di fare un salto di qualità andando nello stabile nuovissimo in via Monte San Martino a Crenna. «Un immobile bellissimo, per la prima volta con spazi pensati per le nostre esigenze, con un pavimento specifico per la danza. È arrivata la Compagnia Ariston Pro Ballet, in residenza coreografica, che rappresentava un po’ la nostra forza. L’altro punto di forza erano le macchine da Pilates: seguivamo molte persone, anche in collaborazione con osteopati e medici di base».

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La scuola di danza e palestra di via Monte San Martino, devastata dall’incendio del 2 settembre

Michela Carbone, nella sua vita professionale, aveva collaborato anche con l’Unione Sportiva Acli, ente a cui è affiliata anche la sua associazione. Ed è anche da qui che oggi riparte: un piccolo ufficio nella sede Acli di Varese, un telefono, un computer e una fotocopiatrice. Nel frattempo Michela e il suo team – in via Monte San Martino c’erano una segretaria, una quindicina di istruttori, due addetti al bar – hanno dovuto pensare a un nuovo spazio da cui ripartire. «L’abbiamo trovato presso la piscina Acqua e Benessere del Melo di via Magenta, grazie anche a Rita Castiglioni che ci ha seguiti. Mi conoscono, hanno trovato spazi e orari, sistemando anche tutti i loro orari per venirmi incontro».

Così alla fine, a meno di tre settimane dall’incendio si prova a ripartire. Ho cercato una sala a disposizione almeno per parlare: ci ha aiutato Ascom Gallarate: questo giovedì, 21 settembre, alle 20 ci incontreremo con i nostri soci in viale Unione Europea e comunicheremo ai soci le nostri intenzioni».

«Partiremo con i primi gruppi per i bambini dai 4 ai 16 anni, quelli che aspettavano più impazienti la riapertura. In questi giorni incontro delle bambine mie allieve che mi sostengono e mi spingono a ripartire, come se anche loro fossero cresciute per prime con questo evento. E in tanti hanno scritto messaggi, non solo di soci storici ma anche di chi si era appena scritto».

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I lavori di bonifica in via Monte San Martino sono partiti dagli spazi del Carrefour, svuotato di tutta la merce

Nella tristezza di un atto grave – un incendio doloso che ha lasciato un segno, in città – è anche una storia che dimostra la capacità di ripartire grazie ad una comunità e a una rete di associazioni, un po’ come è accaduto all’altra realtà toccata (indirettamente) dall’incendio, il market Carrefour delle famiglie Gariani e Della Valle. Proprio in questi giorni – venerdì scorso – negli spazi del supermercato sono iniziate le operazioni di bonifica degli spazi interni.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 19 Settembre 2017
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