Tutta un’altra storia: un anno contro la mafia nelle scuole di Varese

Presentate le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, che culmineranno nel "mese della legalità" che si svolgerà da metà marzo a metà aprile

Tutta un'altra storia, un anno con le scuole contro le mafie

E’ “tutta un’altra storia” quella che Comune di Varese e Regione Lombardia hanno intenzione di raccontare da ora fino ad aprile 2018: una storia fatta di racconti legati alle vittime di mafia, all’impegno contro la criminalità organizzata e ai beni confiscati alla mafia, destinata agli studenti che vanno dalle medie alle superiori.

Per farlo, «E’ stata stanziata una cifra consistente, 87mila euro. Una cifra erogata con il contributo della regione Lombardia che non si può che ringraziare – spiega l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari – Una grande occasione per coinvolgere gli istituti scolastici, grazie anche alle associazioni e cooperative coinvolte nel processo di sensibilizzazione, grande esempio di collaborazione tra realtà sociali e istituzioni».

il progetto, promosso dal Comune di Varese con il contributo di Regione Lombardia, è infatti in collaborazione con diversi attori del territorio: la Cooperativa Totem che sarà impegnata nei percorsi laboratoriali nelle scuole secondarie di primo grado (leggi: “le medie”) di Varese; l’associazione Cortisonici che riserverà una sezione del suo omonimo festival a cortometraggi realizzati da ragazzi; la Cooperativa Naturart he si occuperà del rapporto tra legalità e musica grazie anche all’esperienza decennale maturata all’interno di progetti socio-educativi e di politiche giovanili (nello specifico, Notturno Giovani e Va sul palco). Il progetto si avvarrà inoltre della supervisione scientifica di Libera Associazione contro le Mafie e dell’agenzia di comunicazione Hagam.

«Non sono molte le province che hanno saputo e voluto cogliere quest’occasione: il fatto che Varese l’abbia fatto merita un grazie – ha commentato Eleonora Buonopane, referente varesina di Libera – Le storie di criminalità organizzata le conosciamo: ci sono tante fiction e molta cronaca a farlo. Si conoscono meno le storie positive, storie di riscatto e di positività dopo momenti difficili. E noi queste vogliamo raccontare, approfittando di questa occasione, ai ragazzi».

Tutta un'altra storia, un anno con le scuole contro le mafie

COINVOLTI TUTTI GLI ISTITUTI DELLA CITTA’

Le azioni saranno molte e coinvolgeranno diversi contesti cittadini: innanzitutto, tutti i cinque istituti comprensivi scolastici saranno teatro di laboratori gestiti da Totem sul tema della memoria come patrimonio da tutelare e da rivitalizzare, con particolare attenzione al ricordo delle vittime di mafia della nostra regione e provincia.

Ogni istituto approfondirà il racconto di una vittima delle mafie, individuati da Libera, anche attraverso l’incontro con persone che hanno conosciuto l’impegno di queste persone.

«Lavoreremo in ogni scuola: il focus è in particolare sulle classi terze medie – spiega Massimo Lazzaroni, dell’associazione Totem – Con loro vogliamo innanzitutto comprendere la loro percezione del fenomeno. Dopodiché ogni istituto “adotterà” una storia di mafia, e la esprimerà in un testo o un’opera. In questo modo vogliamo sensiblizzare i ragazzi. Una azione che non vuole chiudersi in un laboratorio, ma vuole sfociare anche in un momento pubblico, tra metà marzo e metà aprile».

DUE CONCORSI PER I GIOVANI

Cortisonici e Naturart esploreranno il tema con “l’aiuto” di due concorsi riservati ai più giovani: il festival del cinema varesino selezionerà cortometraggi realizzati dopo il 1° gennaio 2016 realizzati da gruppi di studenti o giovani under 18 (con o senza il supporto di adulti); Naturart selezionerà invece dei brani musicali composti da artisti/band under 35.

Le opere (musicali e cinematografiche) dovranno essere ispirate esclusivamente a tematiche sociali quali l’educazione alla legalità, la memoria delle vittime di mafia, l’impegno contro la criminalità organizzata, i beni confiscati alla mafia, l’impegno contro i fenomeni criminali come usura ed estorsione.

Entrambi i concorsi vedranno il coinvolgimento degli studenti del Liceo Classico Cairoli di Varese: una classe in alternanza scuola-lavoro affiancherà infatti lo staff del progetto nella selezione dei lavori ricevuti e andrà a costituire la giuria giovane che valuterà sia le band che i video in concorso.

«Per rendere più concreto il concorso musicale, con tanto di giuria di qualità sul testo abbiamo coinvolto anche una casa discografica e uno studio di registrazione importanti, che daranno una valutazione – Spiega Massimiliano Potenzoni, di NaturArt – I ragazzi poi ci daranno una mano non solo a scegliere il vincitore ma anche a mettere a punto due tavole rotonde sul tema, con ospiti nell’ambito prevalentemente musicale».

Per quanto riguarda i video: «Il bando è già on line, fa parte di cortisonici 2018 – spiegano gli organizzatori – L’anno scorso abbiamo già invitato dei ragazzi del Marano spot film festival, e abbiamo invitato le scuole di Varese ad ascoltarli. Quella di quest’anno è quindi la prosecuzione di un progetto» Il concorso è aperto a tutti, ma verrà valutato dagli studenti «L’idea è che la musica e il cinema aiutino a guardare un po’ piu in là, in temi delicati e difficili».

PER TUTTI, IL MESE DELLA LEGALITA’

Il progetto “Tutta un’altra storia” non riguarderà esclusivamente i più giovani: verrà infatti costruita una campagna informativa sul tema e organizzate delle tavole rotonde.

Da metà marzo a metà aprile nella città di Varese si terrà “Il mese della legalità”, che prevede un calendario di iniziative che darà visibilità a quanto fatto attraverso concerti, proiezioni, spettacoli teatrali e conferenze con esperti.

«Il 21 marzo è il giorno della memoria, quest’anno vorremmo fosse particolarmente importante, visto che è all’interno di questo progetto cosi impegnativo» ha sottolineato la referente di Libera.

mentre la camera di Commercio, che sarà accanto agli organizzatori insieme a Coop e altre realtà private a sostegno dell’iniziativa, ha ricordato anche lo sportello “Riemergo” certo in camera di Commercio proprio con la collaborazione di Libera, che consente un approccio “morbido” al problema. Uno sportello che ha già cominciato a lavorare intensamente: «In questi mesi purtroppo è stato necessario seguire casi importanti anche qua, e in qualche caso sono arrivati a sporgere denuncia». ha ricordato Giacomo Mazzarino. Anche qui, se non bastasse ricordarlo, è necessario creare gli anticorpi contro le mafie e utilizzare le reti di sostegno necessarie per uscire da situazione pericolose dove «Soprattutto gli imprenditori, che noi seguiamo, possono ritrovarsi in situazioni di fragilità».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Settembre 2017
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