Car sharing: Busto a caccia di fondi europei con Ferrovienord

Antonelli e Gibelli hanno firmato un protocollo di intesa per partecipare al bando europeo "Life" e proporre un modello di car sharing che possa funzionare per la città

emanuele antonelli andrea gibelli fnm

Con la firma di un apposito protocollo d’intesa, FNM e Comune di Busto Arsizio hanno deciso di attivare una collaborazione sulle tematiche dello sviluppo sostenibile del territorio, della mobilità urbana condivisa e della riqualificazione delle stazioni, ricercando anche soluzioni e modalità di raccolta fondi. L’intesa è stata presentata questa mattina, in una conferenza stampa, dal presidente di FNM S.p.A. Andrea Gibelli e dal sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli.

A Busto l’obiettivo è quello di trovare una formula per il car sharing che possa funzionare dopo il flop delle minicar elettriche posizionate per Expo 2015 e recentemente potenziate con 5 mini-auto che possono essere lasciate in giro per la città (ma solo in alcune zone, ndr).

BUSTO CAVIA DELL’INNOVAZIONE – Per questo Fnm metterà a disposizione la sua esperienza nel settore, ad esempio con le macchine elettriche di E-vai, mentre il Comune di Busto Arsizio farà, sostanzialmente, da cavia (traduzione brutale dell’espressione “sito pilota”) per poi esportare un modello funzionante per tutti i comuni in cui vi è una stazione di Ferrovie Nord. Il tutto sfruttando i fondi europei messi a disposizione proprio per abbattere le emissioni delle auto, in ossequio al Protocollo di Parigi per la riduzione delle emissioni.

IL NORD EUROPA – Gibelli guarda ai modelli del nord Europa dove ci si stanno ponendo obiettivi di altissimo livello che puntano a bandire completamente i motori a scoppio e ha anche snocciolato qualche dato sorprendente ma che non è del tutto comparabile con la situazione di Busto Arsizio: «In Lombardia solo il 32% dei passeggeri è pendolare mentre il 40% sono turisti e il 21% pensionati che si spostano per motivi diversi dal lavoro (piacere o commissioni) – ha detto Gibelli – forse a Busto i pendolari sono più del 32% ma il dato è comunque importante per capire come si muovono le persone e che tipo di servizi vanno messi a disposizione». Soddisfatto il sindaco Antonelli che ha sottolineato lo «sforzo di ammodernare Busto Arsizio e di dotarla di strumenti nuovi, sostenibili e soprattutto utili e facili da usare – ha detto il sindaco – i giovani hanno capito la potenzialità del car sharing mentre le fasce d’età più avanzate fanno ancora troppa fatica».

L’ACCORDO – In virtù dell’intesa stipulata, FNM e Comune di Busto Arsizio potranno partecipare a bandi, gare e progetti con finanziamenti europei per realizzare azioni di diverso genere. L’accordo ha validità fino al 31 dicembre 2018 ed è prorogabile per un altro anno. “Si tratta del primo accordo di questo tipo che sottoscriviamo – ha spiegato il presidente Gibelli –. Siamo felici di partire con Busto Arsizio con una sperimentazione dalla quale ci attendiamo di acquisire spunti e idee utili per parametrare meglio i servizi e promuovere azioni che possano migliorare la mobilità dei cittadini. L’intermodalità e la possibilità di utilizzare mezzi diversi offrono una flessibilità negli spostamenti necessaria al giorno d’oggi. L’unico ‘nemico’, anche in un’ottica di miglioramento della qualità dell’aria, è l’auto privata. Ci sono diverse idee che stiamo sviluppando sul fronte della sostenibilità e della mobilità sostenibile, temi che rappresentano un valore aggiunto non solo in termini ambientali ma anche in termini economici. L’intesa con Busto Arsizio è una applicazione concreta di questo lavoro”.

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BANDO EUROPEO ‘LIFE’ – Una prima applicazione concreta riguarda la presentazione del progetto di mobilità sostenibile I-SharE sul bando europeo LIFE Environment & Resource Efficiency, che vede Busto Arsizio come sito pilota. Il programma LIFE è lo strumento finanziario dell’Unione Europea a supporto di progetti relativi all’ambiente e al clima. Il progetto per cui Busto Arsizio è sito pilota riguarda la sperimentazione di un nuovo modello di car sharing destinato a pendolari, enti pubblici e aziende che prevede l’utilizzo condiviso tra questi soggetti di un veicolo elettrico in fasce orarie diverse e compatibili tra loro.

GLI OBIETTIVI – FNM si è appena dotata, per la prima volta nella sua storia e prima tra le aziende di trasporto italiane, di un Piano di Sostenibilità che individua, tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2020, la realizzazione di interventi a sostegno della mobilità sostenibile. Da parte sua, il Comune di Busto Arsizio ha tra le sue priorità lo sviluppo di progettualità di mobilità condivisa, in particolare lungo la tratta ferroviaria Ferrovienord, come già avvenuto durante Expo, quando fu istituito un primo servizio di bike sharing e car sharing.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2017
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