Cito, Mereghetti e Oasis. Tre mostre per il “Dia sotto le stelle”

Al Festival Internazionale di Fotografia e Arti Multimediali, in programma il 27 e 28 ottobre, saranno allestite tre importanti esposizioni

Cito, Mereghetti e Oasis. Tre mostre per il "Dia sotto le stelle"

Tre mostre per il Dia Sotto le Stelle, il Festival Internazionale di Fotografia e Arti Multimediali, in programma il 27 e 28 ottobre a MalpensaFiere, a Busto Arsizio. Protagonista d’eccezione sarà la mostra  “Combattenti d’Oriente”, di Francesco Cito, affiancata dalle esposizioni dedicate a “100e1 volti della fotografia italiana”di Hermes Mereghetti e al Photo Contest “Uno sguardo sull’uomo” della rivista Oasis, diretta da Alessandro Cecchi Paone.
Durante il pomeriggio di sabato 28 ottobre, inoltre, sarà possibile incontrare gli autori nel padiglione proiezioni a Malpensa Fiere, dalle 18.30 alle 19.15, dove terranno la lectio magistralis con moderatore il fotogiornalista Mosé Franchi. Ingresso alla manifestazione gratuito.

Galleria fotografica

Le foto di Francesco Cito al “Dia sotto le stelle” 4 di 5

Francesco CITO (gallery)

Come ha scritto Ferdinando Scianna, “Francesco Cito è forse oggi il miglior fotogiornalista italiano”. Francesco Cito, classe 1949, si trasferisce da Napoli a Londra nel 1972 per dedicarsi alla fotografia. Sarà questo l’inizio di una lunga carriera, che nel 1980 lo porta ad essere  uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan, occupato dall’invasione dell’Armata Rossa., Al seguito di vari gruppi di guerriglieri che combattevano i sovietici, percorre a piedi 1200 KM, mostrando al mondo le immagini dei primi soldati della Stella Rossa caduti in imboscate. La sua carriera da fotoreporter lo porta in seguito in Cisgiordania, Arabia Saudita, Palestina, ma anche ad occuparsi reportage a livello nazionale. Nel 1982 – 83, ad esempio, realizza a Napoli un reportage sulla camorra, pubblicato dalle maggiori testate giornalistiche nazionali ed estere. Il suo lavoro gli è valso premi nei concorsi più prestigiosi, tra cui il terzo premio al World Press Photo Day in the Life per il “Neapolitan Wedding story” (1995) e il primo premio World Press Photo per il Palio di Siena (1996).

La mostra “Combattenti d’Oriente”
E’ un viaggio, quello che propone Francesco Cito, guidandoci con lo sguardo verso oriente. Il suo non è un reportage di guerra, ma un racconto delle genti che la stanno vivendo. Combattenti d’Oriente racconta di polvere, fango, miseria; ma anche di come in quei luoghi, d’oriente appunto, possa rinascere la vita, le speranza, la forza, di fronte alla necessità. I bambini convivono con i soldati e guardano curiosi, giocando tra i relitti, imparando l’infanzia a piedi nudi. E’ l’idea dell’oriente, quella che ci propone Cito, dei luoghi dove si combatte ancora oggi; e lo fa con naturalezza, senza false ipocrisie o immagini di comodo, con lo spirito che da sempre lo contraddistingue: avventuriero, da un lato, narrativo dall’altro. Alla fine, c’è sempre la speranza: nostra, loro, dei bambini a piedi nudi.

Di seguito le altre esposizioni presenti: 

Hermes MEREGHETTI (gallery
Cito, Mereghetti e Oasis. Tre mostre per il "Dia sotto le stelle"

Nato nel 1992 a Cuggiono, in provincia di Milano, e figlio di fotogiornalista, Merenghetti coltivafin da piccolo la curiosità per la fotografia in ogni suo genere, tanto che  a dieci anni il padre gli regala la sua prima macchina, una vecchia Olympus OM2 con la quale muove i primi passi. Fotografa tutto ciò che lo circonda, con gli occhi di un ragazzino:nonostante il suo modo di vedere sia legato alle immagini di reportage, lo sguardo si concentra all’essenzialità della fotografia di still life e alla ricerca nel ritratto in bianco e nero. Ad ulteriore riprova della sua passione e dedizione per la fotografia, nel 2012, in collaborazione al padre, fonda Spazio Foto Mereghetti.

La mostra “100e1 volti della fotografia italiana”
Con la sua mostra, Merenghetti ci porta oltre l’obiettivo, dal lato che di solito non si vede: quello dei fotografi. Perché i fotografi non hanno mai un volto: sempre, o quasi, sono riconoscibili solo per le loro opere, e siamo portati a immaginare che  dietro a una foto cruda che documenta la guerra ci sia un volto da “duro”, scavato nelle rughe dell’evento storico e cruento. Merenghetti stravolge questo mito, con la forza e la freschezza di un uomo poco più che ragazzo, attraverso cento volti di fotografi. O meglio, centouno “uomini” che della fotografia hanno fatto la propria vita. Grandi reporter, psicologi del ritratto, maestri della luce, visioni personalizzate che raccontano il mondo, artisti che vedono oltre l’essenziale. Un grande mosaico di volti, pennellati dalla luce di un incontro e da una stretta di mano. Nella speranza che la fotografia continui ad esistere e a raccontare la vita. Perché senza quell’istante, la nostra vita è come se non fosse mai esistita.

La mostra Oasis Photo Contest “Uno sguardo sull’uomo” (gallery
Cito, Mereghetti e Oasis. Tre mostre per il "Dia sotto le stelle"

Presente ormai da 30 anni nel panorama editoriale italiano sotto la direzione di Alessandro Cecchi Paone Oasis è la più importante rivista di natura, ambiente e stili di vita naturali. Dai ghiacci dell’Artico alle vette Andine, dall’Amazzonia alle foreste del Congo, fino agli spazi infiniti dei deserti, la mostra ci porta alla scoperta dell’incredibile mosaico di popoli ed etnie del pianeta, rivelandosi un percorso ideale per viaggiatori, curiosi e scolaresche. Una finestra aperta su un mondo sorprendente, fatto di riti, costumi e tradizioni millenarie, che stanno rapidamente scomparendo.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 12 Ottobre 2017
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Le foto di Francesco Cito al “Dia sotto le stelle” 4 di 5

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Le foto di Hermes Mereghetti al “Dia Sotto le stelle” 3 di 3

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“Uno sguardo sull’uomo” al “Dia sotto le stelle” 4 di 4

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