“Fuori Varese Alzheimer, dentro Gualtiero Marchesi ed i suoi cuochi”

Il Presidente dell'associazione Varese Alzheimer dà la sua versione sul divorzio con la Fondazione Molina. Un contratto strappato

morresi pier maria

Dopo lo scontro tra la Fondazione Molina e Varese Alzheimer, il presidente della onlus Pier Maria Morresi affida ad una nota la sua polemica posizione :

«Onlus contro Onlus al Molina.

L’Alzheimer, di cui è appena ricorsa la XXIV Giornata mondiale, continua a suscitare progetti e interessi, e a coinvolgere ricercatori, e soprattutto associazioni familiari e operatori.

Certamente inquietano i numeri: nel 2015 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha evidenziato che nel mondo sono 46,8 milioni le persone affette da demenza e che ogni tre secondi si registra un nuovo caso di malattia. In Italia si stima che i malati siano circa un milione e 241 mila e i costi ammontino a 37,6 miliardi di euro.

Presso la sede della Associazione Varese Alzheimer è attivo dal 2007 l’Ambulatorio della Memoria rivolto alla popolazione al fine di valutarne i problemi di memoria, formulando diagnosi orientative e monitorando l’eventuale evoluzione dei disturbi nel tempo. A tutti viene rilasciato una relazione clinica e gli utenti, nei quali si riscontra un deficit cognitivo significativo, vengono avviati alla valutazione neurologica, se questa non ha preceduto la somministrazione dei test e scale.

I servizi offerti comprendono inoltre uno sportello di informazione per la gestione dell’eventuale problema di memoria e per il mantenimento della propria autonomia, supporto psicologico per il malato e i familiari, informazioni sulle cause dei problemi di memoria, sulle cure a disposizione, sull’assistenza, sui servizi, le organizzazioni, le associazioni utili presenti sul territorio.

L’Ambulatorio della Memoria è stato aperto nel 2007 e ad oggi si contano più di 350 prime visite ogni anno. Il servizio è pertanto diventato una preziosa risorsa clinica per i medici di medicina generale, specialisti neurologi del territorio, della Università dell’Insubria della Medicina Nucleare dell’Ospedale di Varese , con i quali da sempre collaboriamo, oltre che un punto di riferimento per numerose famiglie di malati in cerca di supporto e aiuto a vari livelli.

UN CONTRATTO STRAPPATO ED UNA FIDUCIA TRADITA.

Ci sono momenti nella vita sociale nei quali si deve avere la forza di non derogare sui principi. E se un accordo, un contratto liberamente sottoscritto viene stracciato, quali che ne siano i motivi, esso resta un atto ostile. E come tale va trattato. Perché di atto ostile si deve parlare nel rigetto, prima del termine decennale previsto, del contratto di comodato d’uso della sede affidata dalla Fondazione Molina Onlus alla Associazione Varese Alzheimer Onlus.

Poco importa a chi da pochi mesi dirige – pro tempore- la Fondazione Molina Onlus commissariata, dei venti anni precedenti di soddisfacente lavoro in comune, testimoniato da tutti i Presidenti che si sono susseguiti alla direzione della struttura benemerita. Da Fumagalli a Madera che riconoscendone la necessità ha favorito la gemmazione a Varese dell’Associazione, a Carletti, a Ermolli a Campiotti . Poco importa che l’accordo fosse stato salutato a suo tempo in Varese come una buona intesa che prevedeva impegni fra le parti per la nascita di un polo di attenzione alle necessità degli affetti da malattia di Alzheimer e dei loro famigliari.

Peccato che le nozze paritarie, anche tra le Onlus, abbiano senso se c’è fiducia tra i partner. Ma la Presidenza-commissariata pensa davvero di essersela guadagnata con il suo agire? I parenti dei nostri assistiti hanno problemi pratici tutti i giorni dell’anno, ci affidano i loro sentimenti di incapacità, incertezza, impotenza di fronte ad un rapporto con i loro cari che si va irrimediabilmente modificando.

Si rivolgono a noi tutti i giorni dell’anno ed ogni volta noi diamo risposte. Le visite ed i test cognitivi effettuati in sede dalle nostre psicologhe e psicoterapeute hanno ampiamente superato le cinquecento unità quest’anno. Le risposte assistenziali sono state conseguenti – ed adeguate alla persona trattata a domicilio – nei limiti delle nostre disponibilità.

Terminata questa vicenda ci si augura che il patrimonio di conoscenze e competenze  maturato negli anni non vada disperso. Si trovi l’incontro con nuove opportunità per iniziare delle attività legate a progettualità in comune con altre istituzioni.

Resta lo sconcerto, lo stupore di leggere sulla stampa quanto è tutelato, con il riserbo, per legge. Resta l’amarezza di vedere tante energie distolte dal loro primario obiettivo di solidarietà. Varese Alzheimer onlus nel suo impegno sociale e nella sua opera assistenziale, a Varese e per Varese, si sente vilipesa da un contratto strappato e da una fiducia tradita. Si rivolge alla Cittadinanza di Varese alla sua capacità di intendere, giudicare e operare con prudenza e saggezza.

Pier-Maria Morresi presidente Varese Alzheimer Onlus.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 20 Ottobre 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.