La Openjobmetis va a un soffio dall’impresa

Varese perde di un sol punto a Milano (74-73) dopo una partita giocata alla pari contro la favoritissima EA7

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Hanno la faccia di quelli che ci hanno creduto fino in fondo, i giocatori della Openjobmetis, all’uscita dal parquet del Forum di Assago. Gli uomini di Caja sono andati vicinissimi a far saltare il banco e a sorprendere l’Italia a spicchi, ma alla fine di 40′ di grande equilibro il derby ha premiato un’EA7 che ha in Goudelock e Theodore quel che manca a Varese, cioè le punte di diamante capaci di togliere le castagne dal fuoco quando il pallone pesa quintali.

Peccato davvero, però: sarebbe stato bello festeggiare un successo per tanti motivi. Per Caja e i suoi, usciti malconci dall’esordio con Venezia, per la leggenda Morse, a bordo campo oggi, per – soprattutto – onorare al meglio la memoria di Augusto Ossola, lo storico dirigente scomparso a quasi 97 anni alla vigilia del match. Blitz non riuscito di un soffio, con un cruccio per i ragazzi varesini: quello di aver sprecato tutto lo sprecabile ai tiri liberi (10 su 20), un dato che ha rovinato una partita altrimenti molto molto buona. La Openjobmetis ha tirato benissimo da tre punti, fin dalle prime battute, quando questa era l’unica arma a disposizione della squadra, ha difeso in modo giudizioso e, via via, sempre più convinto, ha pareggiato la lotta a rimbalzo dove Cain si è fatto sentire (però il pivot è ancora inconsistente in attacco) e si è distribuita le responsabilità in fase offensiva.

Purtroppo l’altro rammarico biancorosso è legato al fatto di aver fallito ogni possesso “decisivo”: quando Varese ha avuto il pallone buono per un pareggio o un sorpasso ha praticamente sempre mancato il canestro, salvo in un paio di rare occasioni. Una mancanza uscita in maniera ancora più netta nel finale, quando anche Milano ha commesso qualche errore, ma quando soprattutto la Openjobmetis ha ammaccato il ferro in quattro azioni consecutive con il punteggio completamente in bilico. Tanto che, poi, il cesto del definitivo -1 è arrivato da Hollis praticamente allo scadere.

Detto tutto questo – per i giudizi personali vi rimandiamo alle pagelle – è giusto rimarcare come Varese esca rinfrancata da questa partita, dopo una settimana ricca di dubbi e paure legate al crollo interno con Venezia. Lunedì prossimo a Masnago arriverà una Cantù impronosticabile, di buon talento ma dalla stagione finora complicatissima. Per Wells e soci è la prima, vera occasione per muovere lo zero in classifica.

COLPO D’OCCHIO

Cornice tutt’altro che piena al Forum, dove l’esordio ufficiale dell’Olimpia va in scena con parecchi posti vuoti, nonostante lo stop della Serie A di calcio e nonostante il derby. Anche la presenza ospite non è particolarmente incisiva, soprattutto ripensando a partite anche del passato recente, così le due biancorosse vanno in campo in un clima di relativa calma. Applausi, anche da parte milanese, quando lo speaker annuncia la presenza dell’immenso Bob Morse. Prima volta in assoluto per la nuova divisa a strisce verticali della Openjobmetis, maglia listata a lutto per ricordare Augusto Ossola.

PALLA A DUE

Consueto quintetto con Ferrero e senza Hollis per Attilio Caja, che ha la squadra al completo e prova a spronare l’asse play-pivot a fare meglio rispetto al nulla visto contro Venezia. Tanti volti nuovi in casa Olimpia con Pianigiani che propone un quintetto base con soli acquisti estivi: tra essi anche quel Theodore che strappò alla Openjobmetis la Fiba Europe Cup e che anche questa volta è decisivo ai fini del risultato.

LA PARTITA

Milano prova subito a spaventare Varese che però si aggrappa subito a Waller: il tiratore segna i primi 8 punti biancorossi e tiene i suoi in scia, prima di passare il testimone a Okoye. Saranno gli unici varesini a fare canestro nel 20-15 segnato, da parte milanese, soprattutto dalla coppia Goudelock-Theodore.
Al rientro, dopo un paio di minuti, si vede finalmente Wells, ancora a zero punti in biancorosso fino a quel momento. Grazie a lui e ai primi punti di Hollis gli ospiti risalgono fino al pareggio a quota 25, poi Milano – più presente sotto canestro – riprende un margine minimo ma che dura fino alla pausa lunga, 39-34.
Il terzo periodo sembra portare il derby dell’A8 in direzione sud: dopo l’ennesimo riavvicinamento della OJM, arriva infatti il break dell’Olimpia che approfitta di qualche difficoltà offensiva ospite e scappa fino al +12, sempre con le scorribande della coppia Goudelock-Theodore, bravi a colpire dalla media (senza Pelle a fare da “portiere”). Caja e i suoi però hanno pazienza e pian piano risalgono, con un paio di minuti “a bomba” di Avramovic: 5 punti e partita riaperta alla mezz’ora (56-52 con il serbo che manda sul ferro la tripla allo scadere).

IL FINALE

In tanti si aspettano che arrivi il colpo di coda dell’EA7 che invece, a sorpresa, continua nel lungo testa a testa. Certo, Milano resta davanti nel punteggio anche grazie ai liberi… di Varese, sempre tirati con percentuali da mano ghiacciata. Però, nel frattempo, sale di tono Hollis che pur tra qualche forzatura tiene i suoi a un’incollatura, poi Wells e i liberi di Waller siglano addirittura la parità a quota 64 e 68. Il pallone a questo punto pesa una tonnellata e Pianigiani ha l’uomo giusto in Theodore: è lui a segnare mentre dalla parte opposta Waller, Natali e Wells fallivano la penultima raffica di proiettili. Poi, dopo due liberi di M’Baye a segno, è Hollis a fare il -1 (74-73), ma senza più secondi sul cronometro.

EA7 MILANO – OPENJOBMETIS VARESE 74-73 (20-15, 39-37; 56-52)

MILANO: Theodore 21 (6-10, -), Goudelock 21 (8-9, 0-4), Micov 7 (1-4, 1-4), M’Baye 7 (1-1, 1-3), Cusin 2; Fontecchio 3 (1-1, da 3), Cinciarini (0-1 da 3), Jefferson 4 (2-2, 0-1), Bertans 2 (1-1, 0-1), Gudaitis 7 (2-3). Ne: Pascolo, Abbass. All. Pianigiani.
VARESE: Wells 11 (2-10, 2-3), Waller 14 (1-6, 3-7), Okoye 14 (3-5, 2-3), Ferrero 4 (0-1, 1-3), Cain 5 (2-5); Avramovic 5 (2-2, 0-2), Pelle, Natali 5 (1-1, 1-2), Tambone 2 (1-1, 0-2), Hollis 13 (3-7, 2-3). Ne: Bergamaschi, Parravicini. All. Caja.
ARBITRI: Lo Guzzo, Bartoli, Bongiorni.
NOTE. Da 2: M 21-30, V 15-38. Da 3: M 6-21, V 11-25. Tl: M 14-22, V 10-20. Rimbalzi: M 35 (5 off., Gudaitis 8), V 34 (11 off., Cain 11). Assist: M 7 (Goudelock 3), V 15 (Wells 4). Perse: M 14 (5 con 2), V 9 (Wells 4). Recuperate: M 6 (Theodore 3), V 5 (5 con 1). Usc. 5 falli: Okoye, Natali. F. antisportivo: M’Baye. Spettatori: 6.600.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Ottobre 2017
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