“L’assicurazione bulgara era già segnalata da novembre 2016”

Sul caso della fideiussione bulgara il sindaco Cassani si difende citando l'accreditamento ancora attivo fino ad agosto 2017 e il guadagno di 22mila euro. Margherita Silvestrini del Partito Democratico contesta i due punti

margherita silvestrini gallarate

«Le segnalazioni c’erano, fin da novembre 2016. Ed erano fatte da un ente ufficiale. Ingenuo affidarsi solo alla lista di operatori accreditati». Margherita Silvestrini, consigliera di minoranza, contesta la replica del sindaco Andrea Cassani. Sul caso della “fideiussione bulgara” il sindaco ha replicato con una nota stizzita alla «disinformazione dilagante», prendendosela anche con i «pennivendoli» che hanno rilanciato il caso (o meglio, a chi non aveva dato abbastanza enfasi alla prima replica). La nuova replica di Cassani riprende – in modo più schematico e comunicativo – le stesse argomentazioni già usate dall’assessore Claudia Mazzetti nell’intervista che VareseNews ha pubblicato contestualmente al primo articolo sulla “pista bulgara”.

Il punto di partenza di Margherita Silvestrini è, appunto, la prima contro-contestazione di fondo che fa l’amministrazione: «L’assicurazione era accreditata ad operare» ha risposto l’assessore Mazzetti, il sindaco Cassani l’ha ribadito nella nota fatta girare sui social. L’obiezione che viene dalle file del Pd è abbastanza ovvia, in questo caso: «Non è certo la nazionalità dell’operatore che fa la differenza, noi non facciamo differenze. Lo è invece l’affidabilità che emerge dalle analisi di settore. È vero quello che il sindaco dichiara, che Nadejda era ancora nella lista degli operatori accreditati. Ma è vero che già dal novembre del 2016 c’era documentazione ufficiale che dimostrava la fragilità di Nadejda» contesta Silvestrini. «Non voci, ripeto, ma documenti ufficiali dello stesso ente di vigilanza». Avvertimenti che peraltro sono facilissimi da raggiungere: il sito dell’Ivass ha una semplice maschera di ricerca che restituisce tutti i risultati in ordine cronologico (qui la pagina dei risultati generati dalla ricerca con la parola Nadejda).

Conseguente è la valutazione della consigliera del Pd: «Un qualsiasi buon padre di famiglia, di fronte a una società che eroga una garanzia che potrebbe dover riscuotere, fa almeno un paio di verifiche. E le evidenze su Nadejda erano talmente raggiungibili da chiunque, che appare ingenuo il tentativo di giustificare l’accettazione della fideiussione proposta solo sulla presenza della presenza di Nadejda nel registro. Quando si amministrano cosa pubblica si applichi almeno il buon senso, mi pare il livello minimo richiesto».

L’altro punto su cui il Pd è perplesso è la replica sull’incasso effettivo generato dal Summer Festival. L’importo inizialmente previsto doveva essere di 115mila euro, ad oggi ne sono stati incassati 27.500 e il sindaco rivendica un utile netto di 22mila euro, una volta detratte le spese per la Polizia Locale. «Incrociando da un lato i dati che emergono dalla documentazione ottenuta con accesso agli atti e dall’altro le dichiarazioni dell’amministrazione, non ci tornano i conti». Su questo la consigliera del Pd non scende nel dettaglio: certo è curioso – l’hanno notato in molti – che le spese ad oggi citate siano limitate a 5mila euro, a fronte di una richiesta di ben 115mila euro agli organizzatori (e pure tenuto conto del fatto che il festival è rimasto aperto solo fino alla seconda metà luglio, metà del periodo previsto). In ogni caso, Silvestrini non anticipa: «Approfondiremo con ulteriori richieste di chiarimenti con lo strumento del “question time”, non ci sembra verosimile la cifra fornita».

Resta un fatto, per il Pd: «Per un ente pubblico un mancato guadagno – se dimostrabile come pare in questo caso, dal momento che esiste un accordo tra le parti –  non è solo una semplice mancanza di entrate, ma è un danno. È superficiale, da parte del sindaco, liquidare semplicemente come una mancata entrata.

Infine, un aspetto meno legatoria ricostruzione della vicenda e più alle prospettive future. «L’assessore Mazzetti aveva spiegato in commissione e sui giornali che le risorse dal summer festival sarebbero servite anche a finanziare gli eventi natalizi per la città e per il centro. Se ora, come probabile anche se non ancora certo, questa entrata venisse meno, come verrà portato avanti Natale in città? Ci preoccupa che si siano ipotizzate le iniziative per il Natale in città sulla base di quelle risorse, che si sono dimostrate tutt’altro che certe».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Ottobre 2017
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