Nature urbane: “I sogni possono diventare realtà”

I commenti a caldo nella serata di chiusura del Festival del paesaggio. Galimberti: "Siamo al centro del dibattito nazionale". Cecchi e Zanzi entusiasti per la qualità e la partecipazione

“Saper sognare permette di trasformare la realtà”.  Le parole di Anna Agostini nell’ultima serata della lettura del Barone rampante sono state ben più di una introduzione.

I dieci appuntamenti nelle ville erano parte del programma di Nature urbane e hanno avuto un successo ben oltre ogni aspettativa. In tutti i parchi ogni sera si dovevano aggiungere sedie per contenere il pubblico.

Uno dei tanti appuntamenti che in questi dieci giorni hanno scaldato Varese. A caldo il sindaco e gli assessori più coinvolti nell’organizzazione hanno manifestato tutto il proprio entusiasmo.

“Il festival del paesaggio è pienamente riuscito e il merito va a tutti i cittadini. – ha affermato il sindaco Davide Galimberti nel chiudere Nature urbane il giorno della presenza del sottosegretario Buitoni – Varese è entrato a pieno titolo nel dibattito nazionale sulle questioni del paesaggio, della natura, della cultura e del turismo”

L’assessore Roberto Cecchi ha portato la propria esperienza e competenza scommettendo su quello che per lui potrà diventare l’elemento distintivo per Varese: il paesaggio. Si è impegnato subito nel conoscere la città, ma anche nel cercar di valorizzare gli elementi forti del territorio.

“Ho sentito l’entusiasmo delle persone. Vuol dire che la città ha le corde per costruire un futuro sul patrimonio culturale. La città non è affatto addormentata. Ha bisogno che si faccia qualcosa della natura e noi siamo soddisfatti del fatto che i varesini vogliono occuparsi di cultura, del loro territorio e del proprio futuro”.

A Daniele Zanzi, vice sindaco e assessore, brillavano gli occhi nel vedere le centinaia di persone accalcate per ascoltare l’ultima serata del Barone rampante. Ogni visita guidata nelle ville è stato un successo e ogni incontro ha registrato un pubblico notevole.

“Il pregio è stato risvegliare l’orgoglio dei varesini partendo dai giardini. Fino a poco tempo fa nessuno ne parlava, ora tutti vogliono che si prosegua. Lo scopo principale è quello di porre al centro l’ambiente nella vita cittadina. Varese deve diventare la capitale italiana dell’ambiente”.

Dietro al successo di questa prima edizione del festival del paesaggio c’è il lavoro di tante persone. Anna Agostini, nell’ultimo evento, ha voluto ricordare la passione dei dipendenti comunali, dei tecnici, dei volontari e dei tourist angel. La sinergia tra il comune e il Fai è stato un altro elemento vincente.

“Il sogno che con Anna Bernardini avevamo nel pensare e realizzare la lettura del Barone rampante era quello di creare un’alchimia tra la forza della parola di Calvino, la bellezza e l’energia della natura, e la presenza del pubblico. Tutto questo si è realizzato al di là delle nostre aspettative”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2017
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