Nuova protesta dei profughi contro la Kb
Un gruppo di richiedenti asilo, affidati al Centro della società Kb srl, si è portato con striscioni sul trafficato viale Milano
Nuovo, ennesimo episodio di proteste da parte dei richiedenti asilo del Centro di Accoglienza di via Ranchet a Gallarate.
Un gruppo di richiedenti asilo si è portato sul vicino, trafficato incrocio tra via Ambrosoli e viale Milano, per rendere visibili le ragioni della protesta.
I manifestanti hanno esposto striscioni contro il gestore, la Kb srl, e hanno attraversato più volte sulle strisce pedonali, rallentando il traffico sulle importanti vie di transito. Sul posto sono arrivati anche Polizia e Carabinieri. Alle 16.30 la protesta è ancora in corso.
«Nessuna libertà nel campo [gestito da] KB. Siamo trattati come schiavi» hanno scritto i richiedenti asilo su due striscioni, in italiano e in inglese (molti dei profughi parlano italiano). Nei mesi passati i profughi hanno lamentato le condizioni di vita nel centro – che accoglie un centinaio di persone – ma sono emerse anche tensioni tra i diversi gruppi etnici e nazionali, in particolare tra nigeriani e cittadini del Gambia. Le proteste erano finalizzate anche ad ottenere l’emissione di quei documenti (come carta d’identità e tessera sanitaria), che possono essere rilasciati anche mentre è in corso l’esame della domanda di asilo (che oggi richiede un anno e mezzo o due, in media).
Già il 21 settembre e il 12 ottobre si erano registrate tensioni – proteste e scontri interni – tra i richiedenti asilo ospitati dal centro di via Ranchet. Si tratta di un CAS (Centro di accoglienza straordinario), un centro che il governo, tramite la Prefettura, affida in gestione diretta a privati: il gestore è la Kb srl, società di Roberto Garavello e Katiuscia Balansino. La Kb srl è il maggior gestore di profughi in provincia e quasi tutte le proteste “pubbliche” di profughi hanno riguardato le loro strutture (come a Uboldo, Busto, Samarate). Nei mesi scorsi la gestione del centro a Gallarate è stata fortemente criticata dal sindaco Andrea Cassani (che richiama il governo alle proprie responsabilità), dalle opposizioni di centrosinistra (che invece chiedono di passare a un sistema Sprar, che prevede il coinvolgimento diretto del Comune nella politica di gestione) e da una serie di altre voci (come il MNS, che ha avviato una raccolta firme da indirizzare al Prefetto). «Gallarate si trova ancora una volta a dover gestire un problema che non è di sua competenza» aggiunge Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere comunale FdI che ha presentato una mozione contro il centro Kb. «Gallarate sta pagando il prezzo più alto in provincia, Ministero e Prefettura devono rendersene conto».
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