Openjobmetis a Milano: difesa e contropiedi per ribaltare il pronostico

Derby sulla carta quasi impossibile per la squadra di Caja (si gioca domenica 8 dalle 20,45). Il coach: "Lavorato per avere più armi in attacco". La leggenda Morse in visita al palazzetto. Match raccontato live su #direttavn

Openjobmetis - Ea7 Milano 82-98

Missione impossibile per la Openjobmetis? Sulla carta sì: dopo i campioni d’Italia, la squadra di Caja si trova sulla strada dei grandi favoriti per pigliare tutto, la solita Olimpia Milano che, irrorata dai fashiondollari di Giorgio Armani, si appresta a vivere l’ennesimo campionato da papabile per lo scudetto (due vinti negli ultimi quattro anni) e l’ennesima Eurolega di speranze, queste ultime andate spesso tradite.

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La leggenda Bob Morse 4 di 10

Dalla carta, poi, bisognerà passare al parquet per certificare il pronostico che, ammette anche Attilio Caja, è tutto dalla parte dell’EA7 di Pianigiani la quale però ha anche la pressione maggiore sulle proprie spalle alla vigilia del match serale (20,45) di domenica 8 ottobre. Spalle larghe, e non potrebbe essere diverso, visto che l’Olimpia ha l’imbarazzo della scelta in tutti i ruoli e in tutti i passaporti, avendo aggiunto ai confermati gente del calibro di Goudelock, Theodore (“giustiziere” di Varese in finale di Fiba Europe Cup), del giovane lituano Gudaitis che si è presentato in Italia da MVP della prima giornata, dell’ex canturino Micov o dell’ex brindisino M’Baye. Tutta gente dal pedigree lungo così a cui Varese proverà a opporre la propria cavalleria leggera, finita male contro Venezia ma pronta a rispolverare le proprie armi a cui Caja ha provato a dare qualche aggiunta.

«In questi giorni – spiega l’Artiglio – oltre a lavorare su alcune cose che non sono andate bene contro Venezia, abbiamo lavorato per avere maggiori soluzioni in attacco, specie in campo aperto, dalle transizioni ai contropiedi. Ci serve aggiungere qualche cosa di nuovo ai giochi che usiamo a difesa schierata e abbiamo bisogno, in certi casi, di sfruttare i rimbalzi per andare in velocità, idee buone per Milano ma anche per le partite a seguire. Poi – conclude il tecnico – abbiamo affinato l’aggressività in difesa: dovremo essere più attenti e smaliziati, anche perché un buon attacco spesso nasce dal lavoro fatto in retrovia».

Parte della “resistenza varesina” al Forum passerà anche dalle mani, dalle gambe e dalla testa di Cameron Wells, il play titolare apparso inguardabile contro l’Umana e chiamato a un pronto riscatto. Volendo aggrapparsi ai ricorsi storici, in Germania Wells giocò una delle migliori partite in assoluto contro Bamberg, la “Milano tedesca” di questi anni, per prestigio, successi e partecipazioni all’Eurolega. Caja giustifica la prova del proprio regista («in precampionato ha dovuto affrontare un paio di problemi fisici ed è arrivato all’esordio meno pronto dei compagni») ma è anche l’unico giocatore che nomina nella consueta disamina del venerdì. Segno che da Wells ci si attende subito un segnale, ancora di più che da Cain (altro bocciatissimo domenica scorsa) che per lo meno ha l’alibi di non aver avuto molti palloni giocabili sotto i tabelloni, lui che deve essere innescato con azioni dinamiche per sfruttare i movimenti e non pagare dazio a livello fisico. Discorso tutto sommato non dissimile da quello che si può fare per Pelle che lo scorso anno, proprio al Forum, si presentò all’Italia ridicolizzando Raduljica a suon di stoppate.

Caja sarà anche l’ex di turno (insieme al dottor Acquati, medico varesino che collabora con l’Olimpia) e ricorda con piacere e un po’ di nostalgia le stagioni milanesi che culminarono con due playoff giocati proprio contro la Metis-Whirlpool Varese. «Rispetto alla Milano di allora è cambiato molto, a partire naturalmente dal budget: ricordo comunque annate positive e l’arrivo da sponsor di Armani, non ancora proprietario, dieci anni fa, che lasciò intuire le potenzialità della nuova gestione. L’Olimpia ha fatto un grande lavoro presso il proprio pubblico, nel frattempo: domenica sarà un onore sfidare una squadra e una società così importanti in un palazzo pieno. Per noi dovrà essere uno stimolo ulteriore per provare a fare bene contro una squadra, inutile negarlo, tostissima sia dal punto di vista atletico sia tecnico».

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Morse con lo staff tecnico della Openjobmetis al completo

BOB MORSE IN TOUR

Che il derby tra Varese e Milano sia una pagina notevole di storia per la palla a spicchi lo sanno tutti. E il fatto di avere in città un’autentica leggenda delle sfide più importanti – Bob Morse – non è passato inosservato nell’ambiente biancorosso. Il simbolo americano della Grande Ignis ha partecipato insieme a un centinaio di tifosi alla cena del Trust all’Unibirra, incontrato la squadra di Caja anche al palazzetto e “predicato” basket ai ragazzi delle giovanili. «I miei giocatori hanno sicuramente gradito la presenza di Morse – racconta Caja – In particolare gli americani hanno capito meglio cosa significa giocare a basket per Varese e cosa rappresenta il club per la pallacanestro italiana ed europea».

#DIRETTAVN

Il derby è imperdibile per i tifosi di ambo le sponde, e VareseNews vi propone di seguirlo con il consueto liveblog multimediale che è già stato aperto nel pomeriggio del venerdì. All’interno trovate statistiche, notizie, curiosità oltre al sondaggio con il pronostico prepartita. Chi vuole intervenire con la propria opinione può scrivere nello spazio commenti del live o usare – su Twitter e Instagram – gli hashtag #milanovarese o #direttavn. Per accedere alla diretta CLICCATE QUI.

CLASSIFICA: Venezia, Pistoia, Milano, Sassari, Torino, Avellino, Trento, Brescia 2; Pesaro, V. Bologna, Reggio Emilia, Brindisi, Cantù, Cremona, Capo d’Orlando, VARESE 0.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Ottobre 2017
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