Poliziotto spara e uccide per sedare una rissa tra richiedenti asilo

Un agente ha sparato all'uomo durante un intervento, intorno alle due di questa notte

Polizia Cantonale

Intervento della Polizia Cantonale, nella notte di venerdì 6 ottobre, poco prima delle due per un problema di ordine pubblico nel comune svizzero di Brissago.

Come riportato dal comunicato della Polizia Cantonale, gli agenti sono intervenuti per una discussione animata tra alcune persone in un edificio di Piazza Municipio 5. Sul posto per il primo intervento sono giunte una pattuglia della Polizia cantonale e una pattuglia della Polizia comunale di Ascona, allontanatasi in breve tempo per altro intervento. Visto il coinvolgimento di diversi richiedenti l’asilo è stata quindi richiesta anche una seconda pattuglia della Polizia cantonale che ha raggiunto il luogo.

Gli agenti della Polizia cantonale all’esterno dello stabile hanno preso contatto con due richiedenti l’asilo facendosi accompagnare all’interno dell’edificio dove vi era una problematica non ancora definita in corso.

Stando ad una prima ricostruzione e per cause che l’inchiesta dovrà stabilire, sul pianerottolo di un appartamento è uscito all’improvviso dalla porta un terzo richiedente asilo – un 38enne nativo dello Sri Lanka – che, brandendo due coltelli, si è scagliato contro i due richiedenti l’asilo che accompagnavano gli agenti intervenuti.

A garanzia dell’incolumità di tutti i presenti, un agente della Polizia cantonale ha sparato con la pistola ferendo gravemente l’aggressore. Gli agenti gli hanno da subito prestato i primi soccorsi e successivamente sono giunti i soccorritori del Salva che, dopo i soccorsi d’emergenza, ne hanno constatato la morte.

Gli agenti e gli altri richiedenti l’asilo presenti non hanno riportato ferite. È stato predisposto un sostegno psicologico per gli agenti intervenuti. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Moreno Capella. Da parte della Polizia cantonale è già stata assicurata piena disponibilità per chiarire quanto avvenuto.

Nel frattempo è stata aperta la relativa inchiesta d’ufficio per chiarire eventuali responsabilità da parte dell’agente che ha aperto il fuoco. Sono in corso gli accertamenti tecnico scientifici sul luogo dei fatti.

Di queste verifiche sono stati incaricati gli specialisti della polizia scientifica di Zurigo. Sia l’agente di polizia coinvolto che le altre persone presenti sono stati assunti a verbale di interrogatorio. Alla luce dei fatti appurati, il Magistrato non ha ritenuto necessario applicare misure coercitive nei confronti delle persone interrogate.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Ottobre 2017
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