“Povera città del basket: per noi solo palestre trascurate”

La protesta di uno "storico" giocatore non professionista: "Ormai abbiamo solo due impianti e sono decadenti e indecenti"

Degrado nelle palestre comunali

Gioco a basket da circa 45 anni e non ho intenzione di smettere a breve. Ricordo ancora quando, da bambino, mi raccontavano la storia che alla palestra di Azzate si era allenata la nazionale russa.
Da ragazzino ho vissuto in prima persona il periodo d’oro di Varese, in cui la sua gloriosa squadra vinse o campionato o coppa dei campioni per dieci anni consecutivi.
Ricordo anche quando potevi giocare a Varese in una moltitudine di palestre diverse, tutte attrezzate e ben tenute.

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Il degrado delle palestre di Varese 4 di 16

Ricordare è il termine giusto visto che oggi, palazzetto e campus a parte per i costi inarrivabili, solo due palestre sono omologate per la FIP per i campionati minori. La loro omologazione è solo in termini sportivi però, perché per quanto riguarda pulizia e decoro, non lo dovrebbero essere per nessun essere vivente al mondo. Animali compresi.
Allego le foto delle palestre Marconi e XXV Aprile, entrambe palestre usate da scolaresche.

Le foto non rendono giustizia all’odore nauseabondo e insopportabile o all’acqua fredda delle docce.

Il comune da quest’anno per risparmiare ha perfino tolto il custode per cui noi siamo costretti ad aprire e chiudere la palestra e indicare ogni problema riscontrato per evitare di essere costretti al suo risarcimento.

Questa, signore e signori, è la città del basket oggi.

Marco Beri

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2017
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