Scoperto a passare l’hashish al fratello in carcere, picchia due agenti

Nuovo episodio di aggressione nel carcere di Busto Arsizio. Il fratello di un detenuto è stato sorpreso mentre consegnava dell'hashish durante un colloquio; vistosi scoperto ha reagito con violenza

festa polizia penitenziaria busto arsizio

Un abbraccio troppo stretto, un rapido movimento per passare qualcosa da una tasca all’altra e il colloquio tra due fratelli, uno in carcere e l’altro uscito da poco, finisce con un arresto.

Il vistatore, infatti, aveva passato un pezzo di hashish al fratello detenuto durante un colloquio, ma i poliziotti addetti alla vigilanza hanno avuto un sospetto e, dopo un controllo, lo hanno arrestato. Il fatto è avvenuto nella casa circondariale di Busto Arsizio, al centro di nuove polemiche per le aggressioni agli agenti e per il sovraffollamento, nelle ultime settimane.

I fatti vengono ricostruiti da Alfonso Greco, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, che riferisce l’episodio.

L’uomo arrestato era stato a sua volta detenuto fino al 19 settembre per droga ed era in affidamento ai servizi sociali. Quel giorno si era recato nel carcere, dove tuttora è ristretto il fratello, per un normale colloquio con lui.

Al termine del colloquio i due fratelli si sono abbracciati e in quel momento è avvenuto il passaggio di poco più di un grammo di hashish contenuto in un piccolo pacchetto.

Gli agenti, che avevano capito che qualcosa non quadrava, hanno subito perquisito il detenuto e gliel’hanno trovato. A quel punto l’uomo è stato nuovamente arrestato ma non prima di aver colpito ripetutamente i due agenti intervenuti. Uno dei due ha riportato una lussazione della spalla mentre l’altro ha riportato traumi in varie zone del corpo. Si tratta della seconda aggressione subita dagli agenti della Polizia Penitenziaria nel carcere bustocco, in una settimana. La prima avvenne lo scorso 4 ottobre e furono 4 i secondini feriti.

“Ogni giorno la polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”, dichiara Alfonso Greco.

“L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il Sert per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri”.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Ottobre 2017
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