Sei posti per 550 candidati, il concorso si svolgerà a Malpensafiere

Il Comune di Busto Arsizio cerca 5 impiegati e un amministrativo attraverso un concorso. L'assessore Chiesa: "Assumere in un ente pubblico è un percorso a ostacoli"

comune busto palazzo gilardoni apertura

Oltre 450 candidati per cinque posti da impiegato al Comune di Busto Arsizio e altri 100 per un posto da amministrativo. Questa la realtà che sta vivendo  il Comune di Busto Arsizio che, dopo anni di diminuzione del personale e di blocco delle assunzioni, è riuscito finalmente ad ottenere la possibilità di aumentare il numero di dipendenti.

Da anni Busto, infatti, non assumeva impiegati semplici o amministrativi e il numero di dipendenti si aggira ormai poco sopra i 400 con una pianta organica che ne richiede almeno 500 e lontanissima dai fasti in cui i lavoratori comunali erano 700.

L’assessore al Personale Alessandro Chiesa spiega come si è arrivati a questo punto: «Prima ci ha fermati Monti bloccando le assunzioni, poi è intervenuta la legge Madia che ci costringe a cercare le figure di cui abbiamo bisogno tra quelli in mobilità da altri enti pubblici e solo se questa ricerca non va a buon fine possiamo passare ai concorsi ai quali partecipano candidati da tutta Italia in massa».

Il problema che sottolinea Chiesa non è astratto e, anzi, tocca concretamente i cittadini e la qualità del servizio che viene fornito loro: «Spesso i dipendenti in mobilità ai quali dobbiamo dare la precedenza sono problematici – sottolinea – in alcuni casi, infatti, si tratta di persone che hanno creato disagio nei luoghi da dove provengono oppure, se sono di buon livello, si fatica ad ottenere un rapido trasferimento perchè i comuni di provenienza chiedono proroghe che allungano i tempi. A questo va aggiunto che la vicenda degli stipendi decurtati dalla Corte dei Conti, alcuni anni fa, aleggia ancora sulla sede di Busto Arsizio che, quindi, non viene presa molto in considerazione».

L’assessore fa due esempi: «Abbiamo un’amministrativo che ha scelto il nostro comune ma che non può spostarsi perchè il commissario prefettizio dell’amministrazione di provenienza non le accorda il permesso per venire qui – racconta e prosegue – in un altro caso, invece, abbiamo accettato un dipendente proveniente dalla mobilità ma questo dopo alcuni mesi si è messo in malattia e ci è rimasto per lunghi mesi, lasciando vacante la posizione».

I concorsoni, invece, permettono alle amministrazioni di poter pescare impiegati da un numero enorme di candidati anche se costano molto in termini di organizzazione e personale da impiegare. Per i due concorsi citati all’inizio dell’articolo, infatti, si è deciso di utilizzare un padiglione di Malpensafiere per svolgere lo scritto.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Ottobre 2017
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