Tre paesi insieme per ripulire il Viganella

L’emissario del Lago Maggiore al centro di lavori di prevenzione. Pulizia dell'alveo in previsione dell’inverno

Avarie

Sabato 14 e domenica 15 ottobre si è svolta una azione congiunta della protezione civile di Gemonio, Cocquio Trevisago e Azzio per la pulizia del torrente Viganella con il coordinamento della Comunità Montana Valle del Verbano e delle Amministrazioni comunali di Gemonio, Cocquio Trevisago e Azzio.

Si è trattato di un’azione congiunta tra le amministrazioni comunali e la protezione civile per bonificare gli argini del torrente e ridurre i possibili rischi di esondazioni e
le criticità che il letto del fiume può creare nei tre paesi.

IL FIUME

Tributario del Lago Maggiore, il Torrente Viganella nasce sopra Orino, a 660 m s.l.m., sul versante nord-est del Campo dei Fiori. Il torrente bagna i Comuni di Azzio, Gemonio, Cocquio Trevisago e Caravate, da est a sud-ovest, per poi immettersi nel tratto comunemente denominato Monvallinache si getta nel lago dopo un percorso sinuoso lungo 12,9 km. Il torrente interessa il territorio compreso tra il fiume Bardello e il torrente Boesio
Da un punto di vista idraulico–morfologico, il corso d’acqua, con una pendenza media del 2%, attraversa una valle con forma a “v”, coperta da boschi radi di latifoglie e prati, e presenta le caratteristiche di un ambiente torrentizio; fondo roccioso coperto da ciottoli e ghiaia; velocità di corrente sostenuta con buona presenza di tratti di run/riffle. All’altezza di Gemonio il torrente subisce una serie di alterazioni dell’habitat fluviale, sottoformadi tratti rettificati e briglie.
I dati relativi alle portate medie mensili mostrano un regime idrologico tipicamente pluviale, con due periodi di magra, uno principale ad agosto ed uno secondario a gennaio, e due periodi di morbida, quello principale a maggio e quello secondario a ottobre; la portata media annua risultante dalle misure effettuate nel pluriennio1978-91 è di 0,56 m3/s.

LE CRITICITA’
Diverse le criticità rilevate lungo il letto del torrente:

•In molti punti del letto del fiume erano presenti piante cadute che ostruivano il fondo e, in caso di forti piogge, avrebbero potrebbero creare ostacoli al normale deflusso delle acque
•La presenza di una folta vegetazione riduceva l’ampiezza del letto del fiume
•La presenza di alberi, che a causa dell’erosione delle sponde, presentavano radici scoperte con rischio di crollare nel fiume
• presenza di alberi pericolanti sulle strutture degli acquedotti
•L’ostruzione totale del ponte di passaggio e del canale sottostante dovuto all’accumulo negli anni dei detriti portati a valle durante le piene del fiume
•Il deterioramento delle staccionate poste a protezione dei ponti di passaggio sul fiume

L’INTERVENTO
I lavori hanno permesso la messa in sicurezza dell’alveo, delle sponde del fiume Viganella e dei bacini dei pubblici acquedotti dei Comuni di Gemonio e di Cocquio Trevisago scongiurando così l’eventualità che esse si verifichino in occasioni di forti eventi atmosferici
Nelle giornate del 14 e 15 ottobre l’azione congiunta della protezione civile dei 3 comuni ha permesso la rimozione degli alberi dal letto del fiume e accatastamento dei materiali, secondo le disposizioni vigenti di polizia forestale, a distanza di sicurezza dagli argini, il taglio della vegetazione presente sugli argini e delle piante pericolanti sulle infrastrutture presenti, la rimozione dei detriti accumulati nel canale e nelle vasche e la sistemazione
della pista forestale a lato del fiume con rimozione dei detriti depositati dalle piene e dei parapetti (staccionate) del ponte sopra il fiume.
«Una operazione importante per la sicurezza dei nostri territori gestita in ogni minimo particolare dalla protezione civile dei nostri comuni. Ringraziamo la Comunità Montana delle Valli del Verbano per il supporto e la coordinazione del progetto» ha affermato il sindaco di Gemonio Samuel Lucchini.
Il sindaco di Cocquio Trevisago Danilo Centrella si è complimentato «per l’ ottima organizzazione della operazione, a dimostrazione della grande professionalità e disponibilità della protezione civile dei nostri comuni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2017
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