Brebemi “aggancia” l’autostrada Milano-Venezia

Lunedì Maroni e Sorte all'inaugurazione della connessione della nuova A35 con l'A4. La società di gestione ha ancora un disavanzo ma spera nell'aumento del traffico

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La BreBeMi “approda” all’A4: lunedì 13 novembre si terrà infatti l’inaugurazione del nuovo raccordo tra l’autostrada «privata» e l’esistente Milano-Venezia.

All’inaugurazione ci saranno anche il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, l’assessore alle infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte e anche l’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Parolini.

Per la BreBeMi – che oggi si confronta con una mole di traffico ridotta rispetto alle previsioni – la nuova interconnessione rappresenta un passaggio importante, anche se rimane ancora non risolto l’approdo Ovest, quello in ingresso a Milano (si confluisce infatti sulla Paullese). Secondo le previsioni il nuovo raccordo potrebbe far crescere del 30% il traffico sulla nuova A35, che nei primi 9 mesi del 2016 aveva visto una presenza di traffico inferiore del 37% rispetto alla media delle autostrade italiane.

Il raccordo prevede la realizzazione dello svincolo-interconnessione per l’ingresso e l’uscita dall’A4 a Travagliato, il casello per il pedaggio e il raddoppio della esistente bretella che dalla tangenziale sud di Brescia porta fino a BreBeMi (che diventerà a doppia carreggiata, due corsie per senso di marcia, restando gratuita). L’opera è stata anche contestata da agricoltori e ambientalisti, perché ha eroso ulteriore suolo “vergine” (calcolati 60 ettari), in gran parte di uso agricolo, in una delle aree più produttive della pianura padana. A cui si aggiungono le nuove edificazioni a margine dell’autostrada, con un boom immobiliare che l’assessore Sorte ha magnificato recentemente e che altri invece vedono come una minaccia (in una Lombardia che ha riconosciuto per legge il problema del consumo di suolo).

Per quanto la BreBeMi sia stata raccontata come «prima autostrada privata» d’Italia, in realtà c’è anche una forte presenza del pubblico a sosteno dell’investimento, viene spesso citata insieme a TEEM e Pedemontana come parte del “sistema” lombardo delle infrastrutture. La concessionaria è la CAL, una società partecipata dall’Anas e da Regione Lombardia (attraverso Infrastrutture lombarde spa). C’è di mezzo la Cassa Depositi e Prestiti, lo Stato ci ha messo 300 milioni con un apposito fondo. La stessa Regione Lombardia nel 2014 ha inoltre concesso un finanziamento di 60 milioni di euro a copertura dello sconto attuato, a fronte delle difficoltà ad attrarre traffico sulla nuova autostrada. La società di gestione nel 2016 ha ridotto il disavanzo da -68,931 milioni di euro a -49,111 milioni di euro, comunque al netto dei contributi pubblici a sostegno. Una situazione comunque meno preoccupante dell’altra, nuova autostrada, la Pedemontana Lombarda su cui ancora pende il rischio di fallimento della società che Regione Lombardia sta cercando di scongiurare.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 12 Novembre 2017
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