Il cellulare, un amico da usare con parsimonia

Comune e ATS Insubria lanciano una campagna di comunicazione dedicata a bambini e adolescenti per chiarire gli aspetti negativi dell'uso spesso compulsivo della tecnologia

cellulare

In un mondo globale, sempre connesso e ipertecnologico, ATS Insubria e Comune di Varese si pongono il problema della salute dei cittadini.

« Avere in mano lo smartphone ci fa perdere la voglia di uscire e fare movimento» lamenta il dottor Roberto PacchettiResponsabile Promozione della Salute ATS Insubria che ha coordinato, insieme all’Assessore del Comune Dino De Simone, il progetto “Se lo conosci lo usi meglio!”. Si tratta di un’iniziativa che coinvolgerà le scuole primarie e poi secondarie, ma anche palestre, società sportive, oratori, pediatri, ambulatori vaccinali dove sarà possibile reperire dei pieghevoli che illustrano i pericoli insito nell’uso spasmodico della tecnologia.

“ Evita chiamate quando c’è poco segnale perché i mobile incrementano la potenza di connessione aumentando le radiazioni ricevute”; Tieni i dispositivi elettronici lontano dalla testa, anche quando dormi, perché fino a 18 anni sei in fase di sviluppo”; “ È vietato l’uso dei cellulari alla guida di qualsiasi mezzo di trasporto perché causa distrazione ed è tra le principali cause di incidente stradale anche per i pedoni”. Questi alcuni dei messaggi raccolti nei 10.000 pieghevoli che verranno distribuiti.

« I Comuni hanno un fondo che si alimenta con le licenze per impiantare le antenne – spiega l’assessore Dino De Simone – quei finanziamenti ci permettono così di avviare campagne di comunicazione e informazione per promuovere il benessere dei cittadini. Per questo motivo, per esempio, abbiamo tolto l’antenna che era piazzata alla XIII Cappella del Sacro Monte. Il nostro impegno va verso la sensibilizzazione dei più giovani».

Ed è proprio la fascia degli “under” destinataria di questa campagna di comunicazione dovuta anche alle poche certezze che ci sono in campo biomedico sugli effetti delle onde elettromagnetiche del mobile: « Non esistono ancora evidenze scientifiche del legame tra tumori cerebrali e l’uso del cellulare – spiega la dottoressa Nadia Bianchi Responsabile Radioprotezione ATS Insubria – Le correlazioni sono state individuate solo tra alta tensione e modifiche di enzimi e proteine. Il nesso tra esposizione e leucemie è stato evidenziato nei ragazzi sono i 18 anni. Fortunatamente la tecnologia ha elevato il livello di frequenze passando dai 900 ai 2600 Mhz e più alte sono e meno pericoli creano. Ci tranquillizza anche il modo di utilizzo dei ragazzi che sono sicuramente più portati a usare il cellulare per messaggiarsi o per vedere video o chattare e non per telefonare. La distanza dell’antenna dal cervello è un bene: per questo noi invitiamo tutti a preferire le cuffie o il vivavoce. Tenere lontano il cellulare dalla testa è meglio, fintanto che gli studi non dilischeranno con precisione quanto pericolo è legato all’uso di questi apparecchi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2017
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