Città e FNM discutono sul futuro del territorio

I vertici della società si sono confrontati con istituzioni e cittadini sui tanti temi che interessano la mobilità e il futuro di questi territorio

stazione busto arsizio nord

Il rapporto tra città e infrastrutture è tra i temi più delicati e discussi tra istituzioni, cittadini e aziende. Lo sviluppo connesso a una mobilità più efficace e sostenibile è quindi una delle realtà su cui vengono indirizzate maggiori energie e attenzioni. In questo contesto si è inserito il convegno che mercoledì pomeriggio il gruppo FNM ha organizzato in comune a Busto Arsizio dal titolo: “incontro di multi-stakeholder engagement sul territorio- insieme per la sostenibilità e il territorio”.

A introdurre la giornata il sindaco della città Emanuele Antonelli che ha precisato come «Busto si mette in gioco per dare risposte ai problemi del territorio. Oggi- ha continuato- possiamo dire la nostra su un tema importante evidenziando come sostenibilità è sia coesione sociale che sviluppo del territorio». Una posizione ribadita anche dal vice presidente del gruppo FNM, Fabrizio Garavaglia, secondo cui «il patto sottoscritto a ottobre con il comune di Busto sui temi della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile, ci ha permesso di mostrare il nostro indirizzo aziendale. Il gruppo FNM gestisce il trasporto in Lombardia ed è il secondo, insieme a Trenord, operatore ferroviario italiano».

Sull’indirizzo aziendale il dirigente specifica che «con il nuovo CDA l’azienda ha intrapreso un nuovo percorso di rinnovamento con un riposizionamento sul mercato in cui la nostra azienda cerca sempre di creare contatti costanti con le comunità del territorio su cui opera per poter capire i loro bisogni e intervenire in questo senso».

Tra i relatori era presente anche la responsabile sostenibilità del gruppo FNM, Elisabetta Tromellini la quale interviene sostenendo che «questo incontro serve per promuovere il dialogo tra noi e il territorio, aperto e costruttivo, sulle politiche di sostenibilità. In questo senso l’impresa è socialmente responsabile e considera gli interessi di tutti gli stake Holder, dal punto di vista sia ambientale che economico e sociale. Il gruppo FNM- continua la responsabile- è stato sensibilizzato su tematiche a livello internazionale di sostenibilità e ha istituito il primo gennaio 2017 una funzione espressamente dedicata a queste tematiche che ha tre compiti: reporting sostenibilità, regia temi ambientali, messa a punto fondazione mobilità sostenibile». A partire dal 2014 è stato inoltre introdotto «un bilancio di sostenibilità, un documento che rendiconta le performance raggiunte in ambito economico, sociale e ambientale del gruppo e a partire da giugno 2017 ci siamo dotati di un piano di sostenibilità 2020 che fissa più di 50 target puntuali in tema di sostenibilità».

consiglio comunale busto

Il convegno è entrato poi nella sua parte più interattiva con la proposta di un questionario, svolto attraverso la piattaforma online Sli.do, che ha permesso a tutti i presenti di valutare le tematiche più rilevanti e importanti su cui l’azienda dovrebbe indirizzare i propri sforzi. A fine questionario, i dati elaborati hanno così mostrato che tra i presenti le prime tre tematiche più votate sono state: consumi energetici ed emissioni in atmosfera, tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sicurezza in stazione ed in movimento.

Un’ultima battuta è toccata a Manuele Celi che in veste di rappresentante del comitato pendolari di Busto Arsizio ha chiesto al vice presidente quali fossero i piani per attuare queste tre tematiche. Fabrizio Garavaglia ha quindi risposto dicendo che «il tema della sicurezza nelle stazioni è uno tra i più discussi e sicuramente più a cuore a tutti i pendolari, tuttavia la rete Trenord ha un sistema di sicurezza e videosorveglianza molto più efficace e capillare rispetto a FSI e RFI con circa 2.000 telecamere installate. Inoltre abbiamo da poco chiuso un progetto con il Politecnico di Milano che ci permetterà di installare telecamere di nuova generazione in grado di riconoscere i sistemi facciali».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Novembre 2017
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