Colletta Alimentare: Varese è pronta per la grande raccolta

Presentato l'evento benefico di sabato 25: lo scorso anno nel Nord della provincia raccolte 135 tonnellate. L'impegno dei volontari, Alpini in prima fila

colletta alimentare 2017

Numeri che fanno impressione, nel bene e nel male. La Colletta Alimentare in programma sabato 25 novembre in tutta Italia è anche un momento per fare il punto su scala locale e nazionale di quali siano i bisogni che un evento come questo riesce a soddisfare, almeno in parte.

LA GUIDATutti i supermercati del Varesotto che aderiscono alla Colletta 2017

Le cifre, dicevamo, sono imponenti: in tutta Italia nel 2016 sono state raccolte 8.500 tonnellate di alimenti, numero che la Fondazione Banco Alimentare spera di superare quest’anno, anche se sarà difficile toccare il record del 2012 (oltre 9.600 tonnellate). I donatori – le persone che escono da un supermercato e lasciano il loro sacchetto alla Colletta – sono 5,5 milioni, assistiti da circa 140mila volontari. Uno sforzo immane che permette al Banco (e alle strutture ad esso collegate) di raccogliere il 15/20% del fabbisogno annuale.

La zona di Varese non fa eccezione: «Lo scorso anno sulla parte del territorio di cui ci occupiamo sono state raccolte 135 tonnellate di cibo, un record per la nostra zona» spiega Giulio Bregonzio, responsabile della Colletta per la Onlus “Non Solo Pane”, quella che coordina l’evento nel Nord della provincia (gli altri due centri sono quelli di Fagnano Olona e Saronno). «Noi speriamo che il dato migliori ulteriormente perché, purtroppo, cresce anche la “domanda”: ormai sosteniamo come associazione circa 2.200 persone, circa 600 famiglie suddivise a metà tra italiane e straniere. E chi ha più bisogno sono adulti tra i 30 e i 55 anni» prosegue Bregonzio in occasione della presentazione varesina della Colletta. In provincia però, secondo i dati del Banco Alimentare, si arriva a circa 20mila persone assistite in vari modi.

LE “FORZE IN CAMPO”

Nella giornata di sabato 25, in provincia, si muoveranno tra i 2.ooo e i 2.500 volontari per accogliere i clienti dei supermercati, spiegare loro le finalità della colletta, distribuire i sacchetti e raccogliere le donazioni. In primo piano ci saranno di nuovo gli Alpini: «Tra Alto Varesotto, zona di Busto/Gallarate e Saronnese saremo almeno in 576 uomini, a presidio di quasi la metà dei supermercati» sottolinea con orgoglio Ferdinando Vanoli del Gruppo di Varese. La Croce Rossa mette invece a disposizione molti mezzi per movimentare le merci che, come ogni anno, vengono subito portate nei magazzini di Masnago (sotto al parcheggio dell’Unieuro) dove gli alimenti vengono subito suddivisi e stoccati.
Il cibo della Colletta permette alle associazioni di coprire il fabbisogno per molti mesi, fino a fine marzo per “Non Solo Pane”, quasi un anno per la “San Vincenzo” (ma in provincia sono una sessantina gli enti e le associazioni accreditate a ricevere gli aiuti).

LE TESTIMONIANZE

La giornata della Colletta è vissuta da molti come un momento di crescita collettiva. «Nei primi anni c’era scetticismo sulla nostra partecipazione – spiega ancora l’alpino Vanoli – ma ci siamo resi conto che aiutando gli altri cresciamo anche noi stessi. Da qualche anno gli Alpini sono più assidui sulle attività solidali e questo è un momento molto sentito».

«Da sottolineare – spiega Bregonzio – che molte delle persone bisognose, quelle che ricevono i nostri aiuti, il giorno della Colletta sono presenti per dare una mano fattiva all’organizzazione». Vale per gli italiani, vale per i migranti: il sindaco di Luvinate, Boriani, ha confermato la presenza dei richiedenti asilo che vivono in paese per svolgere le attività logistiche nel magazzino di Masnago.

«Da parte nostra segnaliamo una presenza forte da parte dei giovani – spiegano Dina Castelli e Mariarosa Mazzoni, della San Vincenzo – Nella zona di Bisuschio c’è un gruppo di persone che ha iniziato anni fa a partecipare; erano ragazzi, ora sono tutti padri e madri di famiglia ma ci sono sempre. E poi molti studenti superiori o universitari chiedono di partecipare come volontari».

Le “penne nere” di Luino – Michele Maruffino e Antonio Stefani – segnalano invece la solidarietà che arriva da oltre confine. «Nei supermercati in cui operiamo sono numerosi i cittadini svizzeri che vengono a fare la spesa e aderiscono di buon grado alla proposta della Colletta. E molti ragazzi ticinesi si fanno avanti per darci una mano nella raccolta nella fascia a ridosso del confine».

A quanto pare poi, quest’anno a Varese si metteranno la pettorina gialla anche i consiglieri comunali, grazie alla sollecitazione del presidente di “Non Solo Pane”, Andrea Benzoni. Tutti hanno dato l’ok a presidiare almeno un turno di lavoro: molti di loro saranno fuori dal Lidl di Masnago a raccogliere cibo.

Le colletta alimentare 2014 (inserita in galleria)

DOVE VANNO GLI ALIMENTI

Il cibo raccolto con la Colletta Alimentare è destinato a rimanere sul territorio dove viene donato. Lo ribadisce Giulio Bregonzio: «L’accordo con il Banco Alimentare di Milano prevede che le derrate restino nella zona di provenienza: “Non Solo Pane” poi lo distribuisce a una sessantina di enti, case famiglia, Caritas, associazioni della provincia.
Federico Garzonio, delegato del Banco Nazionale, sottolinea un importante metodo di controllo: «Negli ultimi due anni la donazione di alimenti dell’Unione Europea, esterna quindi a quella della Colletta, è diventata più rigida. Le associazioni hanno svolto uno sforzo per profilare tutte le persone che vengono assistite: in questo modo è molto più difficile ricevere più aiuti del previsto».

COSA DONARE. E COME

I volontari posti al di fuori dei supermercati possono ricevere prodotti alimentari non deperibili: i più richiesti sono pasta e riso, alimenti per l’infanzia, sughi e pelati, olio d’oliva, tonno in scatola, legumi, biscotti. NESSUNO è autorizzato a ricevere offerte in denaro. Non sono ricevibili neppure prodotti freschi e deperibili.
Per effettuare la donazione è sufficiente recarsi in uno dei tantissimi supermercati che aderiscono all’iniziativa, ricevere un sacchetto all’ingresso e riempirlo con i prodotti segnalati. Ognuno per quel che ha e che si sente. All’uscita gli alimenti vengono consegnati agli addetti della Colletta che li smistano subito negli scatoloni, suddivisi per tipologia.

LA DEDICA

La Colletta Alimentare è arrivata alla 21a edizione, ma quella del 2017 sarà la prima senza Mario Amati, storico dirigente della Fondazione Banco Alimentare, molto attivo anche a livello internazionale con la FEBA, la federazione europea di questo tipo di Enti. Mario, milanese ma legato a Varese, persona fantastica, se n’è andato la scorsa primavera. Ci permettiamo un affettuoso ricordo, qui su VareseNews.

LA DIRETTA

Il nostro giornale ha aperto un liveblog nel quale pubblicare commenti, riflessioni e immagini sulla Colletta Alimentare del 25 novembre. Per intervenire è sufficiente scrivere nello spazio commenti del live, o utilizzare su Twitter e Instagram l’hashtag #collettavarese. Per accedere alla diretta CLICCATE QUI.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

VareseNews è da anni una realtà editoriale, culturale e sociale fondamentale per il territorio. Ora hai uno strumento per sostenerci: unisciti alla membership, diventa uno di noi.

Pubblicato il 23 Novembre 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.