Contrabbando: sequestrate a Malpensa 5 tonnellate di tabacchi e “melassa”
I moderni contrabbandieri scoperti da un complesso sistema di "analisi di rischio" messo a punto dalla Guardia di Finanza e dal fiuto di Jacky. Il fenomeno della "melassa" per narghilè
Abbandonati i sentieri nei boschi di confine, i moderni “spalloni” oggi viaggiano in aereo e i finanzieri non li aspettano appostati dietro agli alberi, ma all’aeroporto di Malpensa.
I militari della Guardia di Finanza di Malpensa, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno portato a termine un’articolata operazione denominata “Smoking Sky”, finalizzata al monitoraggio e alla repressione dell’importazione illegale di tabacchi lavorati provenienti principalmente dai paesi dell’Est-Europa, dal Nord-Africa e dalla Cina.
Un risultato che nasce dall’applicazione “sul campo” di una complessa analisi di rischio finalizzata ad uno screening per l’individuazione di corrieri di sigarette di contrabbando tra i milioni di passeggeri che annualmente affollano le sale arrivi e partenze dell’Aeroporto di Malpensa.
In particolare, sono stati selezionati, sottoposti a controllo e verbalizzati, tra gli altri, 143 passeggeri in arrivo, di varie nazionalità e con ingenti quantitativi di tabacchi lavorati esteri al seguito, per un totale di circa 5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, ovviamente sequestrati.
Per i 143 “spalloni” sono scattate sanzioni amministrative e, in caso di quantitativi superiori ai 10 chili (109 persone) la denuncia a piede libero.
Oltre il 60% dei passeggeri fermati risulta provenire dai Paesi dell’Est-Europa (Russia, Ucraina, Armenia, Moldavia), gli altri sono quasi tutti provenienti dall’area sub-sahariana e dalla Cina.
Un aspetto particolare che emerge da questa operazione, è quello relativo al contrabbando di melassa di tabacco per narghilè. Ben 24 viaggiatori, molti dei quali di giovane età, sono stati fermati mentre erano in procinto di uscire dagli spazi doganali con il loro ingente ed inconsueto carico, pari in totale ad oltre 2,5 tonnellate di melassa di tabacco per narghilè. Nella maggior parte dei casi si trattava di giovani cittadini di nazionalità francese, disoccupati o studenti, che per poche centinaia di euro accettano di effettuare questi viaggi, inconsapevoli delle relative violazioni di natura amministrativa e penale per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
A dare un notevole contributo all’operazione, la nuova unità cinofila Jacky, un esemplare femmina di pastore belga Malinois, specializzata nell’attività di contrasto al contrabbando e alla contraffazione dei tabacchi lavorati.
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