“Per dare credito alle imprese bisogna ascoltare gli imprenditori”

ConfidiSystema! ha presentato la nuova campagna pubblicitaria che racconterà storie di impresa. Lorenzo Mezzalira (presidente): «Attraverso le vostre testimonianze possiamo generare fiducia»

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«La storia siamo noi, siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere». È una strofa di una famosa canzone di Francesco De Gregori, “La storia siamo noi”, uno dei testi più belli della musica d’autore italiana. Chi era presente nel fin troppo paludato salone del Westin Palace di Milano a un certo punto ha immaginato che Lorenzo Mezzalira, presidente di ConfidiSystema!, si mettesse a cantare quel brano.  Un’aspettativa legittima, se i vertici di uno dei più importanti consorzi di garanzia del credito in Italia, anziché affidarsi a tabelle, percentuali e grafici, parlano di merito, conoscenza, attenzione alla persona e ascolto. E la ragione di questa scelta l’ha spiegata lo stesso Mezzalira nella sua introduzione: «Siamo qui per superare la negatività del quotidiano che per molti imprenditori si traduce in meno credito e nei tanti paletti messi dalle banche. La nostra storia è iniziata 70 anni fa e noi siamo uomini da marciapiede, nel senso migliore del termine, cioè conosciamo la realtà e le imprese che sono fatte di persone e non di numeri».

Più volte, rivolgendosi ai tanti imprenditori presenti in sala, Mezzalira li ha definiti «protagonisti» e non solo perché hanno accettato di essere i testimonial della campagna pubblicitaria “Le storie “, ma perché loro sono i rappresentanti di una comunità che conta ben 54.000 persone, tanti sono i soci di ConfidiSystema!.

Si potrebbe pensare che finché si tratta di parole, tutto sia più facile. E quelle del presidente Mezzalira sono state subito messe alla prova dagli unici dati presentati nella mattinata. «Il tempo di risposta alla richiesta è in media di 15 giorni – ha sottolineato il direttore di ConfidiSystema!, Andrea Bianchi – e deliberiamo il 95% delle richieste che riceviamo. Nel 2017 abbiamo dato 1 miliardo di coperture finanziarie e a oggi abbiamo garantito 16.500 posizioni, di cui 3.556 di importo inferiore ai 50 mila euro».

È in quest’ultimo passaggio che forse si nasconde la ragione principale del successo di questo confidi: alle banche non interessano le piccole e le micro imprese perché non sono convenienti, soprattutto in un periodo dove si affronta la scarsa redditività degli istituti di credito con tagli alle risorse umane. «Noi non diciamo di sì a tutti – sottolinea Mezzalira – e i nostri rifiuti sono motivati. E quando siamo in presenza di persone che non sono pronte a fare gli imprenditori lo diciamo senza usare mezzi termini».

La campagna pubblicitaria racconterà le storie di imprese e imprenditori che hanno incontrato ConfidiSystema! sulla loro strada. I testimonial  confermano che la scelta di rivolgersi a questo intermediario finanziario è spesso la reazione a un rifiuto da parte della banca di erogare credito ma a volte è anche dettata dalla necessità di essere accompagnati in un percorso, quello dell’accesso al credito, che richiede tempo e una certa preparazione in tema di finanza, caratteristiche che scarseggiano nell’impresa nostrana. «A due anni dal progetto di fusione che ci ha visto nascere – ha concluso Andrea Bianchi – questa è anche l’occasione per misurarci, confermando un nuovo brand e un nuovo modo di fare confidi nel contesto attuale».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 30 Novembre 2017
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