Da Gallarate a Montevideo, la lunga strada da chef di Paolo Moalli

Una passione che arriva dalla famiglia, dal papà Peo e dalla mamma Ivana, gestori di vari locali in provincia di Varese, alimentata dagli studi all’Ipc Falcone di Gallarate

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Cambiare vita a 28 anni e andare dall’altra parte del mondo per seguire la propria passione.

E quello che sta provando a fare Paolo Moalli, classe 1989, di Gallarate, professione chef/pizzaiolo. Una passione che arriva dalla famiglia, dal papà Peo e dalla mamma Ivana, gestori di vari locali in provincia di Varese, alimentata dagli studi all’Ipc Falcone di Gallarate.

«Tutto è iniziato da un annuncio su un sito di ricerca lavoro, dove cercavano un cuoco a Montevideo e io mi sono candidato all’offerta, anche se c’erano già più di 50 richieste – racconta Paolo -. Allora ho pensato che non mi avrebbero considerato, poi il 31 agosto, un giorno prima del mio compleanno (segno del destino?) mi ha contattato Nicola, offrendomi questa occasione a Montevideo in un ristorante italiano di nuova apertura, “Eatalyan style”, a Punta Carretas. Io stavo lavorando in Sardegna in un hotel 5 stelle e avevo iniziato da appena due giorni…ho parlato con Nicola, mi sono fatto il quadro dell’offerta e ho preso la mia decisione: sono andato in hotel dicendo allo chef che dovevo partire subito e che mi dispiaceva tantissimo soprattutto perchè li lasciavo in difficoltà!».

E così Paolo è partito, lasciandosi alle spalle amici e famigliari, non esattamente felicissimi di vederlo partire per una meta così lontana: «Li capisco – commenta Paolo, appassionato di rap, hip hop, graffiti e naturalmente di cucina a tutto tondo -. Sono andato dall’altra parte del mondo, ho lasciato un lavoro d’oro in Sardegna e sono partito rischiando tutto senza sapere dove andare, chi incontrassi e come mi sarei trovato… Però sono convinto che nella vita (specialmente la mia) o si rischia o si raschia, quindi eccomi qui ! Sono chef di un ristorante italiano a Montevideo con un buon contratto, vitto e alloggio e due soci, uno italiano e uno russo, che mi hanno accolto come membro della loro famiglia e mi sento veramente bene e soddisfatto. Sto conoscendo un sacco di gente molto importante come Alfredo Etchegaray (personaggio pubblico molto noto in Uruguay). Ringrazio veramente di cuore Nicola e Sergey per avermi dato questa occasione e per avermi portato su un gradino molto alto rispetto alla vita che ho sempre fatto».

Nei giorni scorsi, Paolo Moalli ha anche fatto il suo esordio nella televisione uruguayana con una ricetta che più italiana non si può, la pasta alla carbonara:

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Novembre 2017
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