La scuola del futuro è già pronta

All'Ite Tosi di Busto, i prossimi 24 e 25 novembre un workshop laboratoriale avvicinerà 135 docenti alla didattica 3.0. Un modo di fare scuola adatto ai ragazzi di oggi

Aul@ 3.0 alla primaria Fermi di cassano Magnago

Gli studenti usciti dalla scuola italiana non sono pronti a entrare nel mondo del lavoro. La denuncia si sente ripetere ormai da anni: un sistema molto teorico che forma la mente ma lontano dal mondo del lavoro.

Quello che era certamente uno scenario di inizio secolo, oggi è profondamente cambiato: la scuola ha cominciato ad aprirsi al mondo lavoro avviando un dialogo continuo. La Buona Scuola con l’Alternanza Scuola/Lavoro (ASL) non ha fatto che accelerare un modello di integrazione già in atto, imponendo un’obbligatorietà a volte mal tollerata da tutti gli operatori.

La didattica, grazie alla tecnologia, sta profondamente cambiando. Quelle che un tempo erano le conoscenze di base, oggi si vanno allargando con abilità e competenze nuove, moderne, adatte agli alunni millenials che hanno aspettative e capacità ulteriori.

Il profondo cambiamento in atto è testimoniato, per esempio, dal successo che ha ottenuto l’iniziativa “ Il futuro si impara a scuola”, una full immersion di formazione organizzata dal Polo per la formazione digitale A.T. Varese in collaborazione con la  Fondazione UIBI in cui si parlerà di Storytelling 3.0 con robotica educativa, realtà aumentata e virtuale, ambienti di apprendimento, etica sociale e accesso alla conoscenza.

I prossimi 24 e 25 novembre presso l’ITE Tosi di Busto Arsizio, 135 docenti ammessi ( ma le iscrizioni ne hanno registrati molti di più) conosceranno, con un’ottica prevalentemente laboratoriale, la conoscenza dei principi base della narrazione multimediale/multicanale attraverso l’uso di tecnologie robotiche e visive digitali. L’obiettivo è di dare  competenze utili alla realizzazione concreta di piccoli percorsi didattici subito spendibili. Si avrà infatti la possibilità di sperimentare tutto ciò che rappresenterà in futuro il nuovo modo di fare scuola: spazi di apprendimento, strategie narrative con le TIC (Giochi di Ruolo e narrazioni seriali), attività didattiche di robotica educativa, contesti di realtà virtuale e realtà aumentata unitamente ad ambienti immersivi, narrazioni transmediali e multicanale, service learning,  georeferenziazione e narrazione con le mappe.

L’iniziativa è una delle tante opportunità promosse dal Polo per la formazione digitale A.T. Varese in collaborazione con la  prestigiosa Fondazione UIBI di Lucca.

Un altro esempio è il corso “Mooc Edu designer” che si va concludendo. È stato un percorso di formazione che ha coinvolto un team di 13 docenti, professionisti del settore e esperti formatori. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo, raggiungendo in pochi giorni più di 263 richieste di inclusione, per solo 100 posti disponibili.

Partendo dal sito http://www.edudesigner.it sono stati resi disponibili, articolati in 6 moduli, i contenuti che hanno reso famoso, e non solo a Varese, questo percorso per diventare un Edu Designer. Ma di cosa si tratta? Un ED è un docente in grado di ridisegnare il proprio intervento metodologico, di coinvolgere e motivare gli studenti attraverso canali di comunicazione tipici dei nativi digitali, di condurre la classe alla produzione di artefatti qualificati per i diversi ambiti disciplinari, capace di riconoscere, adottare ed adattare i modelli metodologici della didattica 3.0.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2017
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