Dopo l’incendio ambientalisti e animalisti insistono: “Fermate la caccia”

Il 16 novembre scade il termine del decreto di sospensione dell'attività venatoria in alcuni comuni limitrofi all'area dell'incendio La richiesta proviene da diverse associazioni

Contro l'incendio del campo dei fiori: la squadra Aib Ana del Brinzio

Marevivo, LAV, Movimento Antispecista, A-Mici Randagi e Amici di Romeo si sono uniti per ottenere una risposta agli incendi che hanno recentemente devastato i boschi del Varesotto e che hanno fortemente compromesso l’habitat degli animali selvatici.

“Se si vuole realmente tutelare questi esseri senzienti – recita la nota – , è evidente che occorrono azioni precise e concrete da parte della Regione Lombardia sul fermo caccia e atti conseguenti come le proposte che indichiamo:
la sospensione della stagione venatoria per almeno due annualità in tutta la Provincia di Varese;
la sperimentazione dell’immuno contraccezione sugli animali liberi, un sistema che ha già dimostrato piena efficacia nei cinghiali in cattività, rendendo sterili le femmine per ben 5 anni dopo una sola dose di farmaco;
l’implementazione dei sistemi di dissuasione degli attraversamenti delle infrastrutture viarie da parte degli animali selvatici, già in uso con grande successo nella nostra provincia da parte della saggia e lungimirante Comunità Montana Valli del Verbano (progetto Roadkill), che ha sostanzialmente eliminato i sinistri da impatto con gli animali selvatici e i relativi indennizzi per questi sinistri, liberando così notevoli risorse per le casse regionali.
incentivi all’installazione di recinti elettrificati per impedire danni alle coltivazioni, il cui costo verrebbe bilanciato dai fondi liberati dal capitolo indennizzi.
Siamo aperti ad un dialogo con le istituzioni.
Il 16 novembre, data in cui scade il termine del Decreto di sospensione dell’attività venatoria in alcuni Comuni limitrofi all’area dell’incendio, è imminente!
Cosa accadrà dopo? Che misure reali anche di vigilanza sta prendendo e/o prenderà la Regione? Sono domande che ad oggi non hanno chiara risposta.
La fauna selvatica è un patrimonio che deve essere rispettato senza alcun compromesso.
Il Decreto deve essere immediatamente prolungato e l’area di fermo deve essere estesa rispetto a quella indicata attualmente. Servono meno dichiarazioni e più azioni concrete”.

Il comunicato è firmato Marevivo, LAV, Movimento Antispecista, A-Mici Randagi e Amici di Romeo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Novembre 2017
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