Il rammarico di Caja: “Non abbiamo capitalizzato l’inerzia”

Il coach della Openjobmetis applaude i suoi per la difesa ma è dispiaciuto per non aver sfruttato alcuni momenti positivi

Openjobmetis Varese - Dolomiti En. Trento 93-66

«Abbiamo fatto una partita dal punto di vista dell’approccio che ci eravamo prefissati, tenere sui punteggi bassi. Nel primo tempo non abbiamo capitalizzato quanto di buono fatto avevamo fatto, con qualche rimbalzo potevamo portarci avanti di più. C’è poi il rammarico perchè, con il vantaggio a un minuto e mezzo dalla fine  con il tiro di Waller ci siamo portati avanti di due, eravamo in un buon momento e avevamo una buona inerzia».

Attilio Caja spiega così il finale di gara ad Avellino, dove la sua squadra ha avuto – senza sfruttarla – la possibilità di stanare una Sidigas non certo irresistibile.

«Un po’ di rammarico – ripete il coach – resta, per il risultato finale, perché siamo stati bravi a resistere  quando Avellino ha provato a dare la spallata definitiva. La difesa è stata buona per quasi tutta la partita, anche se abbiamo avuto a cavallo tra terzo e ultimo quarto una flessione: Avellino è stata molto brava a trovare buchi dove eravamo più vulnerabili. Su loro vantaggio siamo stati bravi a resistere e rimanere in partita tanto che sulla “bomba” che ci ha portato a più due, ho pensato di poter portare a casa la partita. Obbiettivamente sarebbe bastata un po’ più di attenzione e di malizia, anche se poi Rich ha fatto il canestro da grande campione. Lo dicevo alla vigilia: è un vincente, può fare male ma è capace di fare il canestro decisivo. Tecnicamente abbiamo fatto la cosa giusta, ma in quella condizione non dovevamo dare spazio a un tiro da tre, al più si poteva rischiare».

A chi gli chiede se alla sua squadra manchi in malizia ed esperienza, Caja risponde: «Alla mia squadra oggi dico “bravi”, soprattutto per l’applicazione difensiva. Peccato alcuni rimbalzi nel primo tempo. Poi è vero: Avellino ha usato al meglio l’esperienza dei suoi giocatori». Parlando di questo avvio di torneo il tecnico pavese dice: «Molte squadre sono ai lavori in corso, hanno cambiato tutte molto tranne Venezia e Brescia che hanno tenuto una certa ossatura dello scorso anno e quindi sono più pronte. Per formazioni come Milano, Venezia e Avellino il campionato inizia al girone di ritorno, a gennaio. Per noi c’è una squadra tutta nuova, con molti esordienti in Italia e quindi arrivano anche errori di esperienza: l’obbiettivo rimane quello di non soffrire per salvarsi. Abbiamo perso contro squadre forti, dobbiamo fare bene con le squadre al nostro livello e fino ad ora su questo siamo stati bravi».

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Pubblicato il 12 Novembre 2017
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