Ritardi e treni strapieni, una mattina da incubo

Proteste dei pendolari: su due treni da Domodossola si arriva a 40 minuti di ritardi

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Una mattina da incubo, per i pendolari della trafficatissima linea Gallarate-Milano. Alle prese con treni stracarichi e ritardi consistenti. Per molti la mattina di oggi, martedì 7 novembre, ha significato un viaggio che ha sfiorato l’ora e mezza.

Problemi iniziati fin dall’alba, con il treno 2141 Domo-Centrale arrivato sotto le volte della stazione principale di Milano alle 6.58, con 30 minuti di ritardo. Il successivo 2143 è stato cancellato «per un guasto alle porte», spiega Raffaele Specchia, del Comitato Pendolari Gallarate-Milano.

Vera odissea quelle dei treni della fascia di maggior traffico. Il treno 24207 ha dovuto effettuare fermata in tutte le stazioni e, carico oltre l’inverosimile fin da Gallarate (7.19), ha finito per arrivare 40′ di ritardo, fermandosi al capolinea nella metropoli alle 8.37. «Siamo arrivati veramente sfiniti» ci scrive un lettore. «40 minuti su un viaggio di 35 minuti» aggiunge un’altra pendolare.
Analogo ritardo anche per il treno 10405 Domo-Milano: strapieno, a causa di problemi al blocco delle porte ha finito per accumulare un totale di 40′ di ritardo, arrivando a Porta Garibaldi quasi alle 8.50.

Il Domo-Centrale 2145 è arrivato a Milano con 15 minuti di ritardo. Il diretto 5305 da Varese ha accumulato invece 25′ di ritardo, «di cui 5 minuti per un precedenza ad un Italo Fuori Servizio» denuncia Specchia.

Il “passante” 23015 (7.13 da Varese) ha accumulato oltre venti minuti di ritardo in arrivo a Milano. E non sono mancati i problemi anche in senso opposto:Il treno S5 23006 per Varese anziché da Treviglio è partito da Certosa per un guasto alle porte.

«Visto che Trenord non riesce a svolgere il servizio per carenza del materiale, e i nuovi treni arriveranno dal 2022, come facciamo a risolvere i problemi dell’immediato?» chiede Raffaele Specchia del Comitato Pendolari Gallarate-Milano. Una domanda rivolta a Regione Lombardia, che programma gli orari e affida il servizio a Trenord (a sua volta, tramite Fnm, partecipata dalla Regione). E ancora la consueta, problematica convivenza tra treni pendolari e lunga percorrenza: «Come facciamo a risolvere problemi di carenza infrastrutturale che rallentano i treni dei pendolari a vantaggio di Frecce e Italo?».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 07 Novembre 2017
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