Veropiz, ogni giorno 350 chilometri di nastro

Il prodotto è destinato a finire dentro ai capi di abbigliamento di importanti marchi italiani e internazionali

Pmi Day Veropiz Arsago Seprio

Quanto lavoro, quante idee diverse ci sono dietro a un oggetto “banale”? Anche dietro un singolo capo di abbigliamento a volte ci sono più aziende, ognuna specializzata in una parte del prodotto finale. L’hanno scoperto da vicino i ragazzi e le ragazze della terza media di Arsago Seprio, grazie alla visita alla Veropiz.

Un’azienda storica di base ad Arsago, che oggi lavora con grandi marchi noti a tutti, italiani e internazionali, dell’abbigliamento e della moda.
Alla Veropiz si realizza ogni giorno un prodotto particolare: i nastri per intimo e corsetteria, destinati a diventare parte dei capi d’abbigliamento “firmati” dalle marche note al grande pubblico. «Produciamo ogni anno tra i 70 e gli 80 milioni di metri lineari di nastro. 350mila metri al giorno di media» sintetizza con immagine significativa Giordano Veronesi, amministratore delegato dell’azienda.

Pmi Day Veropiz Arsago Seprio

La Veropiz ha una forte tradizione famigliare, «garanzia di continuità anche per i nostri clienti». Dopo la scomparsa del padre Giordano Veronesi ha preso le redini dell’azienda all’alba degli anni Settanta e ha visto affiancarsi poi anche la generazione successiva, con il figlio Andrea – “cresciuto” proprio nei capannoni di via Magenta ad Arsago – e poi la figlia Monica, rientrata nell’azienda di famiglia dopo un’esperienza da manager nella comunicazione.

Ad Arsago la Veropiz ha una grande e moderna sede, dove lavorano 60 persone, il fatturato annuo si aggira intorno ai 7 milioni di euro. La garanzia di qualità data dal made in Italy ha permesso all’azienda di conquistarsi la posizione di fornitore di fiducia di molti dei grandi marchi, dalle catene a forte rotazione stagionale fino ai marchi della moda.

Pmi Day Veropiz Arsago Seprio

La Veropiz dal 2014 ha anche una controllata in Serbia, che si è andata ad aggiungere alla sede italiana per intercettare quel segmento di mercato di prodotti a bassissimo valore aggiunto e alta incidenza del costo del lavoro, su cui è impossibili essere competitivi dall’Italia. «Ma l’investimento all’estero non ha tolto valore all’impresa in Italia», concludono (nel video, l’intervista a Giordano Veronesi).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 24 Novembre 2017
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