Alle scuole ventimila “tablet”, erano le “voting machine”

Le "voting machine" sono state adattate e verranno date in comodato d'uso gratuito a sessanta scuole lombarde.

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«Con oggi mettiamo a disposizione delle scuole, in via sperimentale, le cosiddette ‘voting machine’, che adesso andrebbero rinominate: uno strumento innovativo, per aiutare le scuole a fare meglio il lavoro che quotidianamente fanno, che è di straordinaria importanza».

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questo pomeriggio, a Palazzo Lombardia, durante l’evento di consegna agli istituti scolastici delle apparecchiature utilizzate per il voto elettronico durante il Referendum per l’Autonomia della Lombardia del 22 ottobre scorso e poi adattate ad ospitare software e sistemi operativi a uso didattico.

Presente alla consegna anche l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea.

AL VIA LA SPERIMENTAZIONE IN 60 SCUOLE – Sono 60 le scuole lombarde destinatarie, selezionate in base ai criteri condivisi con l’Ufficio scolastico, che riceveranno 25 macchine ciascuna per questa prima fase sperimentale. Oggi sono stati materialmente consegnati gli attestati di consegna, le machine verranno distribuite da domani.

20.000 MACCHINE A DISPOSIZIONE DEGLI ISTITUTI – «Quando abbiamo avviato l’iter per il Referendum per l’Autonomia, che, in attuazione di una deliberazione del Consiglio regionale, si e’ svolto con voto elettronico, abbiamo da subito deciso di mettere queste apparecchiature a disposizione dei nostri istituti
scolastici – ha spiegato il presidente -. Le macchine in totale sono 24.000: 4000 le teniamo per i referendum comunali, di fusione di Comuni, e 20.000 le mettiamo a disposizione delle scuole lombarde, lasciamo che sia il sistema scolastico a stabilire quali, anche alla luce della grande collaborazione esistente con l’Ufficio scolastico regionale».

IMPORTANTE MOMENTO DI RISCONTRO A FINE GENNAIO – «Le diamo in
comodato gratuito – ha precisato -, ci sono i collegamenti con le Lim, ma saranno in via sperimentale fino a fine gennaio, perche’ possano essere testate e perche’ non solo le scuole verifichino i sistemi operativi e i programmi, ma anche se occorrono altri strumenti per renderle ampiamente operative. Ci ritroveremo a fine gennaio e, se le scuole che le hanno testate ci diranno che occorrono altri dispositivi o accorgimenti, provvederemo».

STRUTTURA DI REGIONE SUPPORTERA’ NELLA FASE SPERIMENTALE – «Sono apparecchi nuovi, e’ tutto nuovo – ha precisato ancora -, quindi chiedo che si guardi a questa iniziativa come a una vera e propria sperimentazione: ci occorre il feedback quotidiano del loro impiego, per questo ci sara’ una struttura della Regione a disposizione per ogni necessità. Potrebbe anche emergere che ogni scuola abbia esigenze diverse per utilizzarle al meglio: in quel caso ci attiveremo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Dicembre 2017
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