Cattaneo al bivio: Alfano o Parisi

Nasce nel centrodestra il gruppo Energia per l'Italia di Stefano Parisi e il politico varesino si presenta alla conferenza stampa. Se Alfano va con Renzi, ci sarà lo strappo

raffaele cattaneo

Il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo è a un bivio: il suo partito, Alternativa Popolare (ex Ncd) sta per sancire l’approdo a una coalizione di centrosinistra con il Pd di Matteo Renzi alle prossime elezioni politiche, ma egli non vuole cambiare la collocazione politica che l’ha sempre contraddistinto dal suo arrivo in politica come braccio destro dell’ex presidente della Lombardia Roberto Formigoni.

Che fare? Cattaneo, uno dei big della politica lombarda e varesina, è comparso oggi, come uditore, alla conferenza stampa di Milano in cui Stefano Parisi, ex candidato sindaco del centrodestra al comune di Milano, ha annunciato la nascita di un nuovo gruppo in consiglio regionale del suo movimento Energie per l’Italia. Parisi lo ha presentato come un gruppo solidamente ancorato al centrodestra e con un programma che ricalca quello di Formigoni nel 1995 e del Silvio Berlusconi degli albori, cattolico e liberale.

“L’esperienza del centrodestra in Lombardia nasce nel 1995 – ha detto –  non cinque anni fa, ha profonde radici ed e’ stato un modello per l’Italia e l’Europa, un punto di riferimento soprattutto per la sanità e la sussidiarietà. Noi ci rifacciamo alla continuità di quel centrodestra” ha chiosato.

Il gruppo, la cui formalizzazione avverrà solo nei prossimi giorni, sarà formato da tre consiglieri: due sono provenienti da Forza Italia, Alberto Cavalli, che diventa capogruppo di EpI, e Sabrina Mosca; uno viene da da Lombardia Popolare (ovvero Alternativa Popolare) Mauro Piazza, così come il sottosegretario regionale Daniele Nava, che però non è consigliere. In prima fila come si diceva, alla presentazione, c’era anche il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo.

Tutto dipende da come andrà lunedì prossimo la riunione della direzione nazionale di Alternativa Popolare. Angelino Alfano ritiene che si debba proseguire nell’esperienza con Matteo Renzi, mentre Maurizio Lupi ritiene invece che il partito debba andare da solo alle elezioni politiche. Cattaneo non accetta l’ipotesi di Alfano e vorrebbe che in Lombardia si continuasse nell’esperienza storica con la Lega e Forza Italia.

La nascita di questa quarta gamba del centrodestra guidata dal movimento di Parisi aprirebbe un nuovo contenitore politico in cui i formigoniani potrebbero trovare casa. Eppure verso Parisi nel centrodestra non mancano le invidie e i distinguo. Parisi ha detto che chiarezza che sosterrà Maroni, ma ovviamente è tutta da valutare la sua eventuale forza elettorale. In ogni caso il messaggio verso Alfano appare chiaro: la componente lombarda di Alternativa Popolare ha le valigie in mano, e vedremo presto se il divorzio sarà consumato.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 05 Dicembre 2017
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