Gite in montagna: invito alla prudenza dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino
Le particolari condizioni meteorologiche caratterizzate da tempo soleggiato ma importanti gelate possono essere ingannevoli e pericolose per le escursioni
E’ un invito alla massima cautela quello che arriva dalla XIX Delegazione lariana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Il 17 dicembre del 2000 fu infatti una giornata tragica in Lombardia, con numerosi incidenti, anche mortali. Le condizioni ambientali erano molto simili a quelle di adesso, con poca neve e molto ghiaccio e il Soccorso alpino punta sulla prevenzione per evitare il ripetersi di interventi analoghi. Sopra le nevicate degli ultimi giorni è piovuto e il rigelo ha formato uno strato di ghiaccio molto duro e insidioso. Le giornate terse invitano inoltre ad andare in montagna ma è opportuno farlo con grande attenzione.
Il Corpo Nazionale invita a valutare meticolosamente l’itinerario, programmarlo in ogni dettaglio oltre ad essere consapevoli delle proprie competenze, senza dare per scontato l’inganno dell’esperienza: ciò che può essere valido in una determinata situazione potrebbe non esserlo affatto in un’altra, perché le variabili in gioco sono molte. Fondamentale è avere quindi le capacità tecniche, l’attrezzatura adatta, meglio non avventurarsi su zone a rischio, per esempio con versanti rivolti verso nord o in prossimità di creste esposte al vento. E’ necessario ascoltare i consigli di chi conosce bene la montagna e il territorio: avere l’umiltà di fare un passo indietro e la pazienza di attendere condizioni migliori per godere la passione della montagna possono salvarvi la vita.
Inoltre il periodo dell’anno in corso è caratterizzato da giornate più corte e le ore di luce a disposizione sono ridotte: l’oscurità cala in tempi molto rapidi e questo è un fattore che può essere determinante in caso di incidente. Gli interventi in notturna infatti sono più complessi e in genere richiedono più tempo. Con le temperature molto basse, si rischia di rimanere esposti a rischi maggiori e alle conseguenze dell’ipotermia. L’invito è a controllare le previsioni meteorologiche e i bollettini neve e valanghe.
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