“La disabilità…è un’arte” e può aiutare a crescere l’intera società

Ben riuscito e partecipato il convegno organizzato dall’Associazione Culturale “Lombardia Lucania” con il campione di nuoto Fabrizio Sottile e del Presidente del Comitato nazionale Paralimpico Lombardia

convegno disabilità

Convegno decisamente molto interessante quello organizzato dall’Associazione Culturale fagnanese “Lombardia Lucania” in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità.  L’appuntamento organizzato aveva come titolo “La disabilità… è un’Arte” e ha ottenuto il patrocinio della Pro Loco, del comune di Fagnano Olona e di Avid Varese onlus.

Dopo i saluti in apertura della Presidente del gruppo 2L Marianna Panebianco, quello introduttivo dell’Assessore alla Cultura Giuseppe Palomba, la parola è passata a Rosalia Chendi, noto referente delegato per Telethon di cui il comune di Fagnano è capofila quest’anno in Valle Olona. «Quando si crede di sapere tutto, invece abbiamo sempre qualcosa da imparare e anche se questo o la violenza contro le donne – di cui si parla tanto in questo periodo – non sono certamente oggetto di folle oceaniche, è molto importante non abbassare la guardia e sensibilizzare sempre e di questo ringrazio l’Associazione Lombardia Lucania per l’impegno messo in campo oggi nonostante il freddo», spiega Rosalia Chendi.

Un pomeriggio molto interessante in cui gli interventi sono stati coordinati da Fausto Bossi, e il pubblico oltre ad avere un aggiornamento sulle normative e sulle agevolazioni possibili di cui possono fare richiesta i disabili, grazie all’Avvocato Fabio Bottinelli, ha avuto la possibilità di conoscere nuove realtà alle quali gli stessi possono trovare un fondamentale riferimento.

L’Associazione dei Volontari nell’assistenza di Invalidi e Disabili, Avid appunto, guidata da Battista Venturini ad esempio, con molteplici spunti nella conduzione delle pratiche, nel patronato e far visionare e provare a guidare due auto multiadattate, ovvero dotate di tutti gli ausili necessari, tecnici, meccanici ed elettronici, secondo la patologia del soggetto e imposti dalla Commissione Provinciale Patenti Disabili varesina. “Più mobilità, e maggiore è l’autonomia” non è solo uno slogan ma è l’obiettivo che ci si pone per rendere sempre più normale la quotidianità di ciascun soggetto. 

«Oltre alla Pro Loco, con cui collaboriamo sempre volentieri -confermano le due Presidenti Marianna Panebianco e Armida Macchi- stavolta abbiamo allargato il palcoscenico ad associazioni che svolgono davvero un lavoro importante e a dir poco prezioso a sostegno di invalidi e disabili. Per noi è un vero piacere avere questi amici ed ospitarli a Fagnano e ci piacerebbe, o meglio ci penseremo per tempo nel predisporre il calendario eventi per il prossimo anno in cui creare degli appuntamenti in più, perché preparando questi interventi abbiamo scoperto un mondo a sé nella galassia disabili. Mi fa molto piacere che Rosalia Chendi, illustre referente per il Telethon, Battista Venturini per Avid, Pierangelo Santelli, il Presidente del Comitato nazionale Paralimpico Lombardia e perfino un grande campione come Fabrizio Sottile, hanno accettato di buon grado il nostro invito».

E se il Presidente Santelli ha dato un’infarinatura generale sulle avversità riscontrate e segnalate anche nelle nuove costruzioni pubbliche, ad esempio, con ancora tante barriere architettoniche e bagni non a norma, la relazione che ha entusiasmato penetrando nel cuore di tutti è stata proprio quella del giovane Fabrizio Sottile. Un campione e un grande uomo, una sensibilità altissima e una capacità di trasmettere emozioni molto forte che ha catalizzato l’attenzione del pubblico con il suo racconto.

«Nascere normodotato e diventare ipovedente non è certo stata una passeggiata, anzi, ma con grande forza di volontà si è rigenerato dall’interno, un grande sforzo dell’anima e di testa per reinventarsi una vita, rimboccandosi le maniche e ottenere notevoli risultati in ambito personale e sportivo. Queste esperienze fanno riflettere e servirebbero soprattutto ai giovani che a volte non sanno cosa fare e sprecano la vita o se la rovinano “per noia” o si perdono via. Un disabile è esattamente un umano che messo nelle giuste condizioni pareggia tranquillamente il collega normodotato, ed è questo uno dei grandi insegnamenti della giornata di cui ringraziamo gli organizzatori lucani” conclude il campione samaratese Sottile, reduce dai recenti mondiali di Londra.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2017
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