La linea Gallarate-Milano? “Una situazione non più sostenibile”

Il Comitato Pendolari Gallarate-Milano scrive all'assessore Sorte, alla vigilia del 2018. Ricordando le criticità e le "promesse" d'intervento sul servizio

I lavori nella stazione FS di Busto Arsizio

La Milano-Gallarate-Varese è in una situazione «che non è più sostenibile». Lo scrive il Comitato dei Pendolari Gallarate-Milano, rivolgendosi all’assessore ai trasporti Alessandro Sorte, alla vigilia di quel 2018 che vedrà la fine del mandato di Sorte (esponente bergamasco di Forza Italia) e le elezioni regionali.

Le segnalazioni di ritardi consistenti e cancellazioni sono – se non quotidiane – di certo frequenti, almeno nelle fasce pendolari che ancora oggi vedono muoversi la maggior parte dei passeggeri che usano il treno quotidianamente (e a volte con qualche beffa). Raffaele Specchia, portavoce del Comitato pendolari di una delle tratte più trafficate di Lombardia, ricorda che risale al 2015 il primo incontro con Sorte, che era stato nominato alle infrastrutture e trasporti da Maroni nel dicembre 2014 (prendendo il posto di Alberto Cavalli, che invece seguiva il lungo mandato di Raffaele Cattaneo).

Il Comitato ricorda innanzitutto le numerose segnalazioni  puntuali di sovraffollamento sui treni suburbani nelle ore di massima punta (tre treni “discendenti” verso Milano e tre “ascendenti” verso Varese) e di altre due coppie di regionali (5303-5305–5324 -5328).  «I treni della linea Domodossola viaggiano in condizioni pietose, in termini di materiali e di posti disponibili, a seguito anche dell’introduzione della prima classe. Trenord ci aveva detto che si stava lavorando per migliorare la puntualità intermedia, ma non abbiamo visto risultati, soprattutto nelle ore di punta. Per ultimo – aggiunge Specchia – ci era stato promesso un treno, un nuovo diretto da Milano Porta Garibaldi per Luino, ma è scomparso nel nulla». È una delle criticità lamentate per la linea di Luino, che normalmente prevede cambio a Gallarate: l’assessore «aveva annunciato un piano straordinario per Luino (a febbraio 2017, ndr), e non abbiamo visto nulla».

A questo quadro dello stato di fatto, si aggiunge anche una critica sulla lentezza su cui si muove il progetto del terzo binario sulla linea. «Nessuna decisione sul potenziamento della Rho-Gallarate, sebbene siano stati fatti incontri in commissione mobilità». L’opera è comunque stata approvata dal Cipe (Comitato Interministeriale) ad agosto 2017, ma i cantieri sono ben lontani e il Comitato lamenta il fatto che ancora non ci siano informazioni sull’iter.
«È vero, come ricordato dall’AD di Trenord, parliamo di servizio pubblico, non di taxi. Ma se si vuole potenziare di altri 300.000 posti il servizio ferroviario nel prossimo futuro, è necesario aumentare le corse, incrementare (dove possibile) le composizioni e potenziare le infrastrutture. Le riconosciamo i meriti di aver migliorato la puntualità, intesa come stazione di arrivo, e di essere riuscito ad avviare le gare per 160 treni nuovi, ma i punti esposti sopra sono rimasti irrisolti» conclude Specchia rivolgendosi all’assessore Sorte. «Lasciamo alle future generazioni una tratta ferroviaria ormai congestionata. E le cose, in prospettiva, non potranno che peggiorare».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Dicembre 2017
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