In tanti alla Ubik per incontrare Fabio Volo
In tanti, nonostante il freddo, per incontrare lo scrittore e presentatore che ha fatto tappa in città in occasione dell'uscita del suo nuovo libro "Quando tutto inizia"
«Se non torno con il suo autografo mia moglie mi lascia fuori casa». Giulio ha sessantuno anni ed è tra le duecento persone che nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 20 dicembre) hanno sfidato il freddo di dicembre per incontrare Fabio Volo.
A trascinare nuovamente in città lo scrittore, attore e presentatore televisivo e radiofonico l’uscita del suo nuovo romanzo “Quando tutto inizia” (Mondadori), da settimane tra i libri più venduti in Italia e uscito a sedici anni di distanza dal primo esordio letterario, “Esco a fare due passi”. Nel mezzo una serie di romanzi, pubblicati come fossero tappe del suo percorso professionale e umano. «Li ho letti tutti e non mi stanco mai di lui», racconta Chiara stretta nel suo giubbotto, mentre aspetta da più di mezz’ora sotto i portici il momento di entrare alla Libreria Ubik. «La cosa che mi piace dei suoi libri è che permettono di immedesimarsi, si ride e si piange. Quest’ultimo non l’ho ancora letto ma per gli altri è sempre stato così», continua Daniela di Ferrera di Varese.
I fan sono arrivati da tutta la provincia, ci sono i trentenni cresciuti ascoltandolo in radio, i signori di una certa età che lo amano per la televisione, «mi sta simpatico» afferma un signore sulla sessantina, ci sono le signore che lo adorano «per la sua ironia» e le ragazze a cui brillano gli occhi appena lo sentono nominare, intere famiglie che arrivano con i bambini.
Lui dall’altra parte sembra subito sentirsi a casa. «Che freddo che fa da queste parti», dice prima di iniziare a firmare autografi, sempre con il sorriso sulle labbra e con grande disponibilità. Le persone entrano in libreria a piccoli gruppi, si mettono in fila e aspettano di incontrarlo tenendo il libro in mano. L’emozione per alcuni è visibile, per altri meno, «sono qui per la mia fidanzata, voglio farle una sorpresa per Natale», racconta Michele, 33 anni.
Incontri di pochi secondi, giusto il tempo di stringersi la mano e di fare una fotografia. Eppure il clima è piacevole, la gente lo saluta raccontandogli in fretta piccoli aneddoti, scambiando una battuta con lui, come fosse un amico che non si vede da tempo. Le persone escono dalla libreria con il sorriso sulle labbra, forse le aspettative erano maggiori ma la fila è lunga e bisogna accontentare tutti.
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